REDAZIONE ANCONA

Fabriano, mette in vendita un pc ma con il 'codice segreto' perde 550 euro

Altra cyber truffa messa a segno nei giorni scorsi ai danni di un giovane: i poliziotti arrivano ad un 65enne di Ravenna già noto per lo stesso tipo di reato

In azione il commissariato

Fabriano (Anona), 12 aprile- Ancora una cyber truffa messa a segno ai danni di un giovane fabrianese: i poliziotti trovano e denunciano un sessantacinquenne, residente a Ravenna. Si tratta di un nuovo sofisticato artificio tramite il quale un giovane trentacinquenne fabrianese si è visto così sottrarre oltre cinquecento euro. Tutto è iniziato quando il giovane fabrianese ha pubblicato sulla pagina di vendite on-line di un noto social network, l’annuncio di vendita di un pc per un importo di 550 euro con allegate foto e scheda informativa del prodotto venduto. Dopo pochi minuti dalla pubblicazione dell’annuncio il venditore è stato contattato telefonicamente da una persona che si mostrava interessata all’acquisto. Il giovane, attratto dall’ immediata possibilità di concludere la vendita, si è messo a disposizione dell’acquirente per tutte le informazioni. Quest’ultimo, mostrava grande interesse per l’affare e diceva di voler comprarlo in fretta avendo necessità di disporne in pochi giorni. Così il presunto acquirente ha iniziato a guidare telefonicamente il suo interlocutore per il perfezionamento dell’affare. Ha invitato il malcapitato venditore a recarsi a uno sportello Postamat per ricevere l’accredito. Il venditore, confidando nella genuinità della richiesta, pensando che l’acquirente fosse in buona fede, ha seguito le indicazioni. Dopo aver inserito la propria carta presso lo sportello ed aver digitato l’importo che doveva riceve in accredito, il ragazzo ha inserito il “codice segreto” comunicatogli dal falso acquirente. ha detto il truffatore che con questa semplice indicazione ha ricevuto un accredito di 550 euro. Il venditore non si è accorto subito del raggiro subito. Successivamente ha provato a riprendere contatti con il presunto acquirente per avere informazioni sull’indirizzo a cui poter spedire il pacco contenente il pc ma non ha ricevuto alcuna riposta. Dopo aver tentato più volte inutilmente di ricontattare l’acquirente, ha deciso di verificare il saldo e i movimenti del proprio conto per verificare se l’accredito fosse andato a buon fine. Solo a quel punti si è accorto che l’importo digitato, in realtà, risultava a debito del proprio conto e confluito su una carta intestato a persona a lui sconosciuta. Dopo aver provato invano a chiedere spiegazioni all’acquirente, il giovane si è rivolto all’ufficio denunce del commissariato. Qui i poliziotti hanno appurato che il giovane fabrianese era rimasto vittima di un nuovo tipo di truffa che di recente ha visto coinvolti diversi venditori on-line. In particolare casi in cui il truffatore suggerisce al venditore di digitare una sequenza di codici e numeri che invece di farli ricevere il prezzo della vendita fa confluire questo sull’iban dell’acquirente-truffatore. I poliziotti, risaliti all’intestatario dell’utenza telefonica e del conto corrente, hanno potuto identificare e denunciare l’autore della truffa che è risultato essere un 65enne romagnolo, già segnalato per fatti dello stesso tipo ed è stato. La Polizia di Stato invita tutti gli utenti del web a prestare particolare attenzione, a diffidare da forme di pagamento non ordinarie che non garantiscono adeguate tutele e a diffidare dagli “acquirenti facili” che non contrattano il prezzo e non richiedono informazioni e garanzie circa la spedizione del bene acquistato. È bene non recarsi mai allo sportello Postamat o bancomat mentre si è al telefono con la persona che vende o acquista il bene: ricevere una somma in denaro infatti non necessita di alcuna operazione di assenso all’accredito.