SILVIA SANTINI
Cronaca

"Fabriano esempio di sviluppo e coesione sociale"

Il ministro Urso alla presentazione degli sviluppi di Mole Urbana, la start up di auto elettriche. Ghergo critica per il futuro di Fedrigoni

Il ministro Urso «scopre» le nuove auto elettriche di «Mole Urbana»

Il ministro Urso «scopre» le nuove auto elettriche di «Mole Urbana»

"Quando abbiamo cominciato ad affrontare la questione di Beko, abbiamo posto la Golden Power, e ci fu chi disse che quella misura sarebbe stata inutile. Invece ha salvaguardato Beko Italia mentre in altri Paesi come Polonia e Gran Bretagna gli stabilimenti sono stati chiusi. Qui a Fabriano abbiamo dimostrato la nostra capacità di sviluppare una politica industriale che tutela i settori maturi in fase di trasformazione, come l’elettrodomestico e la carta, con l’impegno preciso di evitare licenziamenti. Nessuno stabilimento è stato chiuso". L’ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo all’oratorio della Carità di Fabriano al convegno "La creatività come base del cambiamento", promosso da Mole Urbana che ha presentato il suo progetto di mobilità con auto e mini car elettriche, parlando proprio della vertenza industriale che per mesi ha tenuto banco.

Dopo Orbassano (Torino), nascerà proprio nel Fabrianese il secondo stabilimento produttivo della start up dell’automotive, fondata dal designer Umberto Palermo, che punta ad affermarsi nel segmento delle kei car, le auto piccole per il trasporto di persone e mezzi, molto popolari in Giappone. Il ministro ha ribadito l’impegno del Governo per sostenere progetti innovativi come quello di Mole Urbana: "Questa start up che nasce qui, nelle aree interne, dimostra come l’Italia possa esprimere un’industria innovativa, competitiva e radicata nel territorio. È la specificità del nostro modello italiano".

Su Beko è stata critica la sindaca Daniela Ghergo: "I segnali che vengono dalla situazione delle Cartiere trasmettono l’idea di un progressivo disimpegno del Gruppo: abbiamo ancora 80 lavoratori da ricollocare, la formazione per i lavoratori in cassa integrazione non è partita, i lavoratori in distacco da Giano a Fedrigoni hanno contratti che sono rinnovati di mese in mese e gli investimenti sulle linee produttive da potenziare non vengono attivati, non c’è un piano industriale per lo stabilimento di Fabriano".

Presente il governatore Francesco Acquaroli che, fermo, ha ribadito: "La soluzione positiva è stata frutto del grande lavoro svolto dal governo e dalla Regione per tutelare la produttività in un contesto europeo in cui molti stabilimenti sono stati chiusi e tanti lavoratori licenziati. Le Marche, poi, sono la prima regione d’Italia per percentuale di start-up innovative costituite da società di capitali".

Il consigliere regionale del Pd Antonio Mastrovincenzo polemizza: "Ho appena depositato una interrogazione urgente che verrà discussa nel Consiglio regionale di martedì per conoscere l’entità dei finanziamenti regionali e nazionali concessi all’azienda Mole Urbana srl, di cui è socio l’ex presidente della Giunta regionale delle Marche Gianmario Spacca".