MARINA VERDENELLI
Cronaca

Frazioni, Mecarelli lascia: "Ma la battaglia continua"

Il presidente dell’associazione Antidegrado è diventato consigliere comunale "Deve restare apolitica e guidata da chi non ha nessun legame con la politica".

Frazioni, Mecarelli lascia: "Ma la battaglia continua"

Fabio Mecarelli con Paolo Baggetta in una delle prime battaglie dell’associazione

Due anni come portavoce e quasi uno da presidente. Lascia la guida dell’associazione Anti Degrado Fabio Mecarelli, portabandiera insieme al compianto Paolo Baggetta (venuto a mancare il 26 settembre dello scorso anno) del decoro che meritano le frazioni anconetane e i quartieri troppo spesso messi in secondo piano a vantaggio del centro cittadino. Rimarrà solo come socio. Le battaglie di Mecarelli e Baggetta sono iniziate sei anni fa da Sappanico, la loro frazione, per i ruderi di case diroccate che da oltre 10 anni nessuno provvede a sistemare (dopo il crollo) riqualificando il piccolo borgo e fornendo una brutta immagine di abbandono e degrado agli occhi di residenti e turisti che amano ancora visitare piccoli gioiellini urbani come lo sono le frazioni di Ancona.

Fabio Mecarelli lascia la presidenza dell’associazione nata ad ottobre 2021, perché?

"Perché voglio che rimanga apolitica, che sia guidata da chi non ha nessun legame con la politica, l’associazione è di tutti, è libera, penso che la mia figura di presidente ora che sono consigliere comunale di maggioranza avrebbe potuto dare adito a fraintendimenti e qualcuno poteva dire ’ecco vedi adesso non si protesta più con gli striscioni, con gli articoli perché è consigliere’. Ma non è così. L’associazione ora sta seguendo un altro iter sta cercando la collaborazione di un’amministrazione che si sta dimostrando vicina, sta lavorando a grandi progetti" Chi prende il suo posto?

"Patrizia Veroli, mia moglie. La scelta è caduta su di lei perché c’è dall’inizio e perché alcune delle iniziative come la festa della donna, i pulcini a Pasqua, sono nate da lei che le ha proposte, si è dimostrata sempre attiva fin dal primo momento. E’ la più adatta, ed è apolitica non ne vuole sapere nulla".

Ora che lei è consigliere comunale allora i ruderi di Sappanico potranno finalmente sparire?

"Riusciremo a vederli sistemati. Spero che i miei progetti vengano presi in considerazione da questa giunta, io spingerò molto. Fino ad ora non c’è stato mai nessuno nell’amministrazione che si è battuto per quei territori. Mi ero ripromesso che se fossi diventato consigliere avrei coinvolto l’associazione nell’amministrazione comunale perché può essere di complemento all’attività comunale stessa, specialmente in un territori ristretto come quello dei borghi. Siamo sulla buona strada".

Quanto è stato fondamentale Baggetta per l’associazione? "E’ stato tutto, ogni volta che lo penso mi commuovo. Paolo è stato per me un secondo padre, si è dato da fare full time per la collettività, avevamo gli stessi interessi per i territori abbandonati dalle amministrazioni, c’è stata subito una intesa e da li è nata l’associazione. Lo conoscevo appena, un giorno passa davanti casa mia e mi dice ’hai visto in che schifo viviamo?’. Io gli dissi di sì e lui voleva incatenarsi in Comune. Gli ho detto iniziamo con qualche striscione e sono iniziate le nostre battaglie".