
Paolo Spina, produttore cinematografico del film «From Ground Zero»
Il film "From Ground Zero", distribuito in Italia da Revolver di Paolo Spina, è nella shortlist dei candidati agli Oscar 2025. Incentrata sulla catastrofe umanitaria dei palestinesi a Gaza, l’opera è stata proiettata in anteprima adriatica a Corto Dorico. Ad Ancona, del resto, Paolo Spina è cresciuto. dai sei anni fino alla maturità. Cinefilo, distributore e produttore cinematografico, dopo il liceo Spina si trasferì a Bologna, dove si laureò in Storia Medioevale.
Le sono ancora utili quegli studi nel cinema? "Mi aiutano a sopravvivere allo stress di questo ambiente, perché, quando sono sotto tensione, a volte mi isolo e me ne vado a fotografare monasteri, castelli e borghi medioevali; oppure mi metto a leggere i vecchi saggi della Laterza: mi fa staccare. Il cinema ti ammazza"
Com’è il lavoro del distributore di film? "Vivo tra Bologna e a Berlino in inverno; ho l’ufficio a Roma"
Come riuscite a intercettare film selezionati per gli Oscar? "Abbiamo creato Revolver nel 2002 con Shaila Rubin, massima casting director d’Europa, con cui ho co-prodotto film che hanno vinto il Leone d’oro. Abbiamo lavorato con Peter Greenway, fra gli altri"
Sono stati importanti gli anni di formazione ad Ancona? "Sì: dopo gli studi al liceo Rinaldini, che peraltro mi hanno permesso di fare il coach degli attori che dovevano recitare in latino nel film di Mel Gibson "The Passion", negli anni Novanta ho fondato insieme ad Andrea Morandi il Cineclub Rossellini, per creare un’abitudine sociale alla fruizione del cinema d’essai"
Che ne è stato di quella stagione? "Andrebbe recuperata: ci sono troppi festival che sostituiscono, spesso male, la valenza associativa del cineclub"
Sarà possibile vedere "From Ground Zero" nella nostra zona? "In Italia lo hanno prenotato in 40 città. Ad Ancona ho chiesto a un paio di sale: aspetto la risposta. Spero che le sale cattoliche delle Marche, come le sale dell’arcivescovado di Milano che lo hanno adottato, siano interessate a proiettarlo. Ricordo che oltre il 20% dei palestinesi è di religione cattolica romana"
Mentre distribuite "From Ground Zero" cosa state facendo? "Stiamo coproducendo il sequel. Una parte della post-produzione si farà ad Ancona, coinvolgendo tre aziende, tra cui Teapot"