
I controlli dei carabinieri sul territorio
La banda di ladri che ha messo a ferro e fuoco anche Osimo lo scorso fine settimana è stata acciuffata ma i furti non si sono fermati.
Altri tre furti, tre messi a segno e uno tentato a essere precisi, sono stati denunciati ai militari ieri notte. Sono entrati in due appartamenti a Passatempo, nella palazzina accanto alle Poste. Ladri acrobati che con grande agilità si sono arrampicati per le grondaie riuscendo a entrare all’interno delle abitazioni quando i proprietari non c’erano. Non erano ancora rincasati dal lavoro.
Era quasi l’ora di cena. Sono riusciti a portare via oro e gioielli custoditi nel comò della camera da letto. Bottini non ingenti, almeno non tanto quanto la scia di danni che hanno lasciato dietro.
Poi si sono dati alla fuga. Alcuni vicini sono certi di aver visto una macchina scura aggirarsi in zona con fare sospetto nelle ore precedenti ai furti. E così la paura tra i cittadini resta alta. Il tam tam è intenso in queste ore che precedono i giorni di feste natalizie, quando solitamente si registra un incremento di episodi riconducibili a truffe e furti. Un’osimana poi ha lanciato un appello sui social: "Attenzione anche a segni insoliti sui campanelli in via Aldo Moro mia mamma ha ricevuto 3 telefonate insistenti da uno che si spacciava per maresciallo dei carabinieri (per la truffa ormai collaudata) e pochi minuti dopo è comparso un segno fatto con pennarello nero nel citofono del condominio, segnale di comunicazione tra ladri".
Le indagini in corso per acciuffare i ladri di Passatempo.
Potrebbe trattarsi di una banda affiliata a quella arrestato l’altro ieri notte a Porto Potenza Picena appunto.
In quattro, a bordo di una Fiat 500, erano andati nell’Ascolano e lì avevano compiuto due furti in abitazione, rubando monili in oro e preziosi ma non si erano accorti di essere seguiti a distanza dai carabinieri del comando Osimo e dai colleghi di Civitanova che, poco dopo, li hanno intercettati e arrestati in flagranza di reato. Al vaglio la refurtiva sequestrata, trovata nel loro covo, che i carabinieri restituiranno alle vittime.
Lo scorso venerdì pomeriggio sono comparsi nel tribunale di Macerata per l’udienza di convalida.
Il pm Stefano Lanari ha chiesto la custodia cautelare in carcere per il pericolo di reiterazione del reato.
Alla fine il giudice Francesca Preziosi ha disposta la misura cautelare in carcere per i quattro (tutti di nazionalità albanese e già noti alle forze dell’ordine) e la direttissima è stata rinviata a venerdì 13.
Silvia Santini