"Gatti e igiene, i bimbi non possono giocare Una telecamera per incastrare chi li accudisce"

Alle scuole Faiani il problema paradossale della colonia felina non si riesce a risolvere, l’assessore Borini: "Ingiusto tenere in ostaggio un istituto con 350 alunni. Il tempo del buonismo è finito, ora passeremo all’azione. Sempre nel rispetto degli animali"

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di Pierfrancesco Curzi

"Questa situazione va risolta e dopo il buonismo adesso passeremo all’azione anche se l’anno scolastico è agli sgoccioli. Non è giusto tenere in ‘ostaggio’ 350 bambini". È duro il commento dell’assessore ai servizi scolastici del Comune di Ancona, Tiziana Borini, sulla colonia felina nell’area delle scuole Faiani che rende impraticabile la parte esterna posteriore da parte degli alunni. Il problema è stato di nuovo sollevato in consiglio comunale lunedì, un caso davvero paradossale. Al centro del problema non ci sono tanto i 9 gatti randagi che pare compongano il gruppo, quanto il cittadino che ogni notte li riempie di cibo: "Con l’Asur e i colleghi degli assessorati ai servizi sociali e alle manutenzioni avevamo reperito le gabbie per catturare i gatti per poi trasferirli al gattile di Vallemiano. Sembrava la soluzione ideale – spiega l’assessore Borini – ma dentro le gabbie dove viene posizionato il cibo quei gatti non ci vanno perché lautamente sfamati ogni notte. Quel soggetto è stato già diffidato dal tenere questo comportamento, adesso vedremo di passare ad altro sfruttando anche l’uso delle telecamere presenti in zona".

Ieri mattina abbiamo effettuato un sopralluogo e la situazione sembrava tranquilla, ma come detto i felini verrebbero alimentati di notte nel vicolo Monina che da via Oberdan sale verso via Montebello, proprio sotto il distretto. Lungo la scalinata i segni delle ciotole e del cibo sono evidenti. Salendo, sulla destra del sentiero ci sono i terrazzamenti del giardino ombreggiato della scuola. I bambini giocano, ma non lì: a turno escono nella piazzetta antistante l’ingresso delle Faiani. "Lì fuori i bambini non possono giocare perché la presenza dei gatti crea problemi di igiene – aggiunge l’assessore – Pensi che abbiamo dovuto sostituire una pavimentazione di gomma per i bambini proprio perché le deiezioni dei gatti l’avevano resa impraticabile. Ripeto, è un peccato vedere 350 bambini da 3 a 10 anni, tra scuola d’infanzia ed elementare, costretti in classe invece di poter sfruttare quello splendido spazio verde all’aperto". Infine l’assessore Borini ci tiene a dire una cosa: "Non mi sembra corretto contrapporre gli animali ai bambini. Nessuno ha mai avuto l’intenzione di uccidere quei gatti, ma solo di trasferirli in un luogo più idoneo, consentendo di liberare uno spazio a favore degli alunni. A conferma di come l’amministrazione tenga agli animali c’è l’iniziativa fissata per domani (oggi, ndr) all’asilo nido di Monte Dago dove i bambini riceveranno la visita dei cani dell’unità cinofila della questura di Ancona".

Al Comune l’onere di risolvere il problema, alla scuola resta solo la tolleranza: "Ciò che l’istituto comprensivo doveva fare lo ha fatto – spiega Michele Soccio, direttore amministrativo del liceo ‘Rinaldini’ che ha la reggenza anche per l’istituto comprensivo ‘Margherita Hack’ – Ogni atto burocratico è stato rispettato, tra note, comunicazioni e così via, ora il problema resta a totale carico del Comune, anche se i problemi ricadono su di noi. Per qualsiasi intervento dobbiamo informare il Comune prima. Da tempo abbiamo segnalato il problema all’amministrazione, speriamo si possa presto risolvere la questione. Le scuole Faiani hanno una locazione molto bella, ma non ha troppi spazi attorno e quel giardino diventa vitale".

Ieri l’intervento in consiglio comunale era stato dell’assessore Emma Capogrossi: " I comportamenti di quel soggetto che continua a dargli da mangiare impediscono agli addetti al recupero di catturare i felini e portarli nel centro specializzato di Vallemiano. Questi gatti andrebbero sterilizzati per evitare una proliferazione fuori controllo. Questo nel rispetto degli animali, ma dobbiamo capire che bisogna pensare anche al rispetto per le persone, nello specifico dei bambini".