di Nicolò Moricci
Premiate le eccellenze di Ancona: 112 studenti usciti dalla Maturità con 100 e 100 e lode. Il gruppo più numeroso dal liceo classico Rinaldini, con 28 top. La consegna delle pergamene, appuntamento ormai tradizionale per la città e i suoi (ex) studenti, stavolta, è stata in piazza del Plebiscito, per tutti piazza del Papa. Assente il sindaco, Daniele Silvetti, per impegni improrogabili. A farne le veci, l’assessore alle politiche educative, Antonella Andreoli, col tricolore addosso: "È la mia prima volta, è molto emozionante, è bello vedere questi ragazzi, eccellenze ed esempio che si sono distinti per il loro risultato scolastico. Quello di oggi (ieri per chi legge, ndr) vuole essere un momento di incontro, un piccolo attestato come ricordo, per ringraziarli del risultato che hanno ottenuto. Non lasciate mai indietro i vostri compagni – ha sottolineato l’assessore – Ad ognuno di loro siate grati. Qualunque cosa farete, ricordate le vostre radici, la nostra città, la nostra grande Ancona". Se negli anni passati la cerimonia dei maturati si svolgeva alla Mole Vanvitelliana, quest’anno invece la nuova giunta ha scelto piazza del Papa, nel cuore del capoluogo: "Negli anni, abbiamo provato varie location. Quest’anno, abbiamo portato i ragazzi in centro, vogliamo vedere come va questa ubicazione". Con Andreoli, sul palco, ieri, anche l’assessore alle politiche giovanili, il 23enne Marco Battino: "È stupendo vedere le eccellenze del nostro territorio. Io – ha detto Battino – non ho così tanti anni in più rispetto ai ragazzi che sono seduti tra il pubblico. La maturità – ricorda – l’ho vissuta qualche anno fa e quindi mi sento molto vicino a loro". Piazza del Papa dicevamo, la stessa che quei ragazzi (eccellenze o no) frequentano la sera: "Non a caso abbiamo scelto questo spazio, in mezzo alla storia della città. L’augurio per chi oggi torna sui banchi? Godetevi questi anni, un percorso lungo, a tratti (forse) difficile, ma molto bello". "Un momento meraviglioso – per la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Donatella D’Amico – Oggi si torna sui banchi e io voglio fare un inno alla pace. L’eco della guerra in Ucraina non si spegne, così come i tristi avvenimenti del napoletano. E la scuola deve costruire pace".