REDAZIONE ANCONA

Gli studenti in piazza: "Basta tagli all’istruzione, minacciato il nostro futuro"

La protesta in piazza Roma con i ragazzi che hanno chiesto anche di fermare il divieto a manifestare previsto del Decreto Sicurezza: "Riduce le libertà".

La protesta in piazza Roma con i ragazzi che hanno chiesto anche di fermare il divieto a manifestare previsto del Decreto Sicurezza: "Riduce le libertà".

La protesta in piazza Roma con i ragazzi che hanno chiesto anche di fermare il divieto a manifestare previsto del Decreto Sicurezza: "Riduce le libertà".

Scendono in piazza gli studenti marchigiani per protestare contro i tagli all’istruzione e altre decisioni del Governo che minano il diritto allo studio. Con cartelli e striscioni recanti scritte come "Costruiamo l’opposizione, liberiamo il Paese, rovesciamo il governo" ieri pomeriggio un centinaio di ragazzi e ragazze coordinati dalle sigle Udu Gulliver e Rete degli Studenti Medi e insieme a Fiom Cgil e altre associazioni si sono riuniti in piazza Roma per un sit-in pacifico, presidiato dalle forze dell’ordine, organizzato in occasione della Giornata Internazionale dello Studente. "Siamo qui in piazza – spiega Beatrice dell’Onte, studentessa che partecipa alla protesta – per manifestare contro il Governo, contro il ddl Sicurezza, perché vuole ridurre il diritto a manifestare, che è previsto dalla Costituzione e contro i continui tagli all’istruzione che stiamo vedendo e che questo governo sta attuando anche con l’ultima legge di bilancio. Siamo qua per dire che non è giusto. L’istruzione ad oggi sta continuando a diventare sempre più un privilegio – prosegue – quando invece dovrebbe essere qualcosa a cui tutti dovrebbero poter accedere".

"Il Governo intende annientare progressivamente il diritto allo studio della comunità studentesca – ha ribadito la coordinatrice del Gulliver Sabrina Brizzola – siamo qui per denunciare scelte irresponsabili che, tra tagli e censure, minacciano il nostro futuro e il nostro diritto a vivere in una società equa e democratica".

La protesta ha attirato l’attenzione di numerosi cittadini che si sono radunati intorno agli studenti per capire da vicino le ragioni della protesta. "Di fronte all’ennesimo taglio di 41 milioni di euro per la scuola e più di 500 milioni per gli atenei italiani risponderemo scendendo in piazza ed esprimendo il nostro dissenso energicamente" hanno ribadito gli studenti. I tagli infatti si tradurranno in aule insicure, programmi scolastici inadeguati, università sempre più esclusive e disuguaglianze crescenti. Un ramo della protesta si è concentrato verso il conflitto in corso a Gaza, con i manifestanti che hanno solidarizzato con il popolo palestinese, vittima di un genocidio, e con il popolo libanese.

"Il nostro Governo tace per non disturbare i propri alleati – hanno denunciato i manifestanti – condanniamo questa complicità silenziosa, condanniamo i finanziamenti che contribuiscono a portare avanti questo sterminio e chiediamo giustizia per una popolazione che ha diritto a poter vivere nella propria terra". Al centro delle rivendicazioni anche il referendum contro l’Autonomia Differenziata, "una misura anticostituzionale e divisiva che mira a creare un’Italia sempre più diseguale, allontanando i cittadini dalle stesse opportunità e diritti fondamentali. Rifiutiamo un Paese in cui la provenienza geografica decida della qualità dell’istruzione e dei servizi" le parole dei ragazzi.

Presentato infine il manifesto politico che racchiude i valori e le rivendicazioni che guidano la mobilitazione studentesca. "Invitiamo tutte le organizzazioni, associazioni e movimenti che si oppongono a questo modello di Governo – l’esortazione degli attivisti – ad aderire e sottoscriverlo al più presto".

Ilaria Traditi