Andrea Massaro
Adesso si dirà che era bollito, che non ha saputo controllare il gruppo di giocatori che aveva, che non era adatto per la serie C. La vita è così: un giorno sei un grande, il giorno dopo vali niente o poco. Sulla vicenda di Gianluca Colavitto non ci sono vinti né vincitori. C’è invece un uomo che abbiamo avuto modo di conoscere, dal punto di vista umano e professionale. Non sarà Guardiola o Ancelotti, non avrà il carisma di Mourinho, ma il suo mestiere lo sa fare. E soprattutto ha avuto un amore grande verso Ancona, una città in cui sono stati la storia e il destino a catapultarlo. Colavitto ha onorato i suoi colori e la sua bandiera. Onore a lui.
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