I furbetti degli affitti smascherati dalla finanza

Un’operazione congiunta in tutta la provincia ha permesso di individuare svariate irregolarità su appartementi e bed and breakfast

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Operazione ‘Affitti in chiaro’, trovate irregolarità anche su appartamenti e strutture della spiaggia di velluto. Con la pandemia sono aumentate le richieste di residence e appartamenti per la stagione estiva, un modo per evitare ‘spazi comuni’ e sentirsi così più sicuri di godere a pieno le vacanze. Nel mirino dei finanzieri appartamenti ammobiliati e dei "bed and breakfast" gestiti in forma non imprenditoriale: 200 quelli sottoposti a controlli a cura di tutti i reparti territoriali dipendenti. Allo stato, le attività già effettuate dai finanzieri delle Compagnie e delle Tenenze della Guardia di Finanza della provincia di Ancona hanno permesso di rilevare diverse irregolarità a carico di alcuni proprietari degli immobili controllati, come la mancata trasmissione delle generalità degli alloggiati alla Questura o la mancata effettuazione della prevista comunicazione di inizio attività al Comune di riferimento. In due casi, inoltre, è stato rilevato che i proprietari di alcuni appartamenti vista mare a Senigallia, che erano stati affittati a diverse migliaia di euro al mese, avevano inserito in dichiarazione solo la metà dei redditi di locazione conseguiti nelle scorse stagioni, mentre in un’altra circostanza il titolare di un B&B non imprenditoriale aveva inserito in dichiarazione circa 9mila euro di costi non spettanti. Ovviamente, al pari delle strutture ricettive gestite in forma imprenditoriale, pure i redditi da locazione dei privati vanno inseriti nella relativa dichiarazione annuale. Le attività di contrasto al fenomeno degli "affitti in nero" avviate dalle Fiamme Gialle doriche, oltre a tutelare gli interessi dell’Erario, sono svolte anche a garanzia dei cittadini onesti e dell’economia legale. Un altro fenomeno che interessa da anni la spiaggia di velluto è quello degli ‘Affitti Fantasma’, appartamenti offerti da sedicenti proprietari a prezzi vantaggiosi. Il modus operandi utilizzato dai truffatori è sempre lo stesso: pubblicano le foto e la posizione dell’appartamento, incassano la caparra e poi si rendono irreperibili. L’ultima truffa è stata messa a segno due settimane fa, ma è già la quinta denunciata nell’ultimo mese e mezzo. Lo scorso anno le denunce avevano superato le venti unità. Il consiglio delle forze dell’ordine è sempre quello di prestare attenzione ed effettuare le opportune verifiche prima di versare una caparra.