I magistrati scioperano, oggi l’assemblea

Riforma dell’ordinamento giudiziario sotto accusa, incontro aperto alla cittadinanza. L’Anm: "La durata dei processi non cambierà"

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di Marina Verdenelli

Una assemblea aperta alla città e poi uno sciopero per sottolineare i rischi che la riforma dell’ordinamento giudiziario, attualmente in discussione alla Camera, porterà non solo ai magistrati direttamente interessati ma anche ai cittadini. Si scaldano i muscoli nel capoluogo dorico per informare e spiegare all’opinione pubblica cosa sta accadendo in Parlamento. Due le date importanti. La prima è oggi, per l’assemblea che si terrà nel pomeriggio e l’altra è lunedì, con lo sciopero che investirà anche il tribunale dorico e dove le udienze potrebbero non essere regolari visto che è stimata una alta adesione. La sezione distrettuale di Ancona dell’Associazione Nazionale Magistrati (l’Anm) infatti aderisce alla protesta nazionale sulla riforma e invita la cittadinanza a partecipare oggi pomeriggio all’assemblea pubblica che si terrà alle 15.30 nell’aula 8 del tribunale di Ancona. L’incontro sarà aperto anche ad avvocati e personale amministrativo. Verranno illustrate le ragioni per le quali la magistratura è contraria alle modifiche ritenute "dannose non per il singolo magistrato ma per i cittadini". Stando all’Anm la riforma dell’ordinamento giudiziario non accorcerà di un giorno la durata dei processi ma cambierà radicalmente la figura del magistrato, in contrasto con quello che prevede la Costituzione. "Avremmo voluto una disciplina in grado di sopire il carrierismo all’interno degli uffici giudiziari – scrive l’associazione magistrati – ma questa riforma esaspera invece la competizione fra colleghi e si rendono incomunicabili le funzioni giudicanti e requirenti". Insomma una legge "per intimidire i magistrati". L’Anm sezione distrettuale di Ancona precisa che la protesta indetta "non vuole essere una difesa corporativa della categoria, ma è necessario evidenziare che se si arriverà alla approvazione di questa legge delega, il nuovo impianto non solo non assicurerà maggiori tutele ed efficienza al sistema giustizia, ma metterà a repentaglio i valori costituzionali dell’autonomia e dell’indipendenza della Magistratura, quali pilastri del sistema democratico". La riforma imporrebbe la gerarchizzazione negli uffici giudiziari e il primato assoluto delle statistiche sulle quali i magistrati verrebbero giudicati. Ci tiene la sezione Anm a sottolineare come l’astensione al lavoro in programma per lunedì "non è per protestare ma per essere ascoltati". Intanto la Procura ordinaria di Ancona si arricchisce di un nuovo magistrato. E’ una donna, Valeria Cigliola, già sostituto procuratore a Pesaro, che si è insediata nei giorni scorsi. Con lei l’organico dei pubblici ministeri arriva a quota 12 comprese la procuratrice capo e l’aggiunto.