REDAZIONE ANCONA

"I minori stranieri sono in continuo aumento"

Studio di Inesa Buga sull’andamento della popolazione in Vallesina: "A Jesi sono più di due su dieci i ragazzi non italiani"

"I minori stranieri sono in continuo aumento"

"Se a Jesi uno su dieci è straniero, sono più di due su dieci i bimbi e ragazzi non italiani sul territorio. È cresciuto notevolmente il numero di minori stranieri residenti in città rispetto a quelli italiani, solo per restare agli ultimi anni. Le loro mamme? "Quasi una su due è neet cioè non lavora e non è inserita in un percorso formativo lavorativo anche perché i centri per l’impiego praticamente non ne organizzano per il genere femminile".

Sono i dati che emergono dall’analisi effettuata da Inesa Buga, 25enne di origini moldave da poco cittadina italiana da 14 anni a Jesi. Laureanda in scienze giuridiche, indirizzo criminologico all’università di Macerata Inesa Buga ha svolto il tirocinio negli uffici Cisl a stretto contatto con le richieste e i bisogni delle famiglie straniere. La su indagine sul welfare locale delle fasce più deboli parte dall’analisi dei dati per analizzare i servizi volti all’integrazione dei migranti.

"La popolazione straniera presente sul territorio dell’ambito 9 a gennaio 2022 – sottolinea Inesa Buga accanto a Giovanni Giovannelli e Danilo Capogrossi della Cisl - era di 8.101mentre solo tre anni prima si contavano 8.975 persone. Il Comune con il più alto numero di stranieri presenti sul territorio è quello di Jesi che nel 2022 ne contava 4.262. Altri Comuni con indice di stranieri molto alto sono il comune di Filottrano, Maiolati Spontini e Castelbellino. A Jesi la comunità straniera più numerosa e romena (22,7%) seguita da Bangladesh (11,9) e Albania (7,4). Ma se si guarda la percentuale di stranieri sul totale della popolazione i Comuni con l’indice più alto sono San Paolo con il 13,3%, Jesi con il 10,9 Castelplanio con il 10,7 e Staffolo con il 10,4. Tale tendenza dei migranti a insediarsi nei Comuni più piccoli – aggiunge la ‘ricercatrice’ - può essere ricondotta ad alcuni fattori come il lavoro, un basso prezzo del mercato immobiliare e i collegamenti con i territori più grandi. A balzare agli occhi il dato dei minori stranieri: il 22,6% sono dagli zero ai 19 anni (mentre il dato complessivo è al 10,9)".

Segno del fatto che gli italiani fanno sempre meno figli. Tra le situazioni analizzate il fatto che "i corsi di formazione al centro per l’impiego di Jesi vengono usufruiti solo da uomini. Non ci sono corsi organizzati per le donne che spesso hanno delle difficoltà anche linguistiche e non lavorano. Guardando ai Neet il dato maschile e quello femminile si equivalgono per gli italiani mentre per gli stranieri le donne sono al 46% gli uomini al 24%".

Sara Ferreri