Da Frecciabianca a Frecciaargento: i pendolari della linea Falconara-Fabriano e la beffa della tariffa cambiata senza preavviso. Cambiano la cromia e il modello di treno, seppur orari e fermate restino invariate, ma cambia anche il peso economico sull’abbonamento, fino a diventare insostenibile per i viaggiatori. La vita da pendolari per andare al lavoro non è semplice, se poi ci si mettono anche alcune decisioni che vanno ad intaccare il portafoglio le cose diventano insostenibili. Ne sanno qualcosa gli utenti che da anni si servono del treno 8851 di Trenitalia che collega addirittura Ravenna a Roma e a Falconara compie quasi una sorta di manovra a ‘U’. Una linea capziosa, ma comoda per tutti coloro che per motivi di lavoro si recano a Fabriano nel bacino industriale della zona. Fino al 10 dicembre scorso ogni mattina alle 7.50 il convoglio ha lasciato la stazione di Falconara, snodo e coincidenza da nord, Ravenna, a sud-ovest, Roma. In effetti il treno 8851 continua a partire alla stessa ora, a fare le stesse fermate e - sempre salvo ritardi che lungo la linea Ancona-Roma sono frequenti – ad arrivare nella capitale rispettando l’identico orario. Il problema è di natura burocratico-amministrativa, non da poco per decine di lavoratori: "Dall’oggi al domani, senza che qualcuno ci avesse avvisato, il nostro abbonamento con la carta Tutto Treno di fatto è scaduto _ raccontano i dannati della linea ferroviaria, lavoratori di Ariston Thermo, Whirlpool, Elica, Quadrilatero e via dicendo _. Una carta che andava bene quando il convoglio era un Frecciabianca, ma poi Trenitalia in accordo con la Regione ha modificato la tipologia mettendo un Frecciaargento. Non cambia nulla sotto alcun profilo, ma di fatto il nostro abbonamento non vale più e con esso l’agevolazione. Di fatto, in media ognuno di noi rispetto al 10 dicembre deve pagare circa 100 euro in più al mese, quasi 1200 euro l’anno. Non siamo dirigenti, ma semplici dipendenti e questo aumento a noi ci danneggia". Alternative ferroviarie non ce ne sono: "Il treno precedente parte da Falconara alle 7, ma ciò significa perdere un’ora e sconvolgere le rispettive vite, quello successivo è addirittura dopo le 9. L’8851 era ed è perfetto, ma non con il supplemento. Più volte abbiamo sollecitato la Regione e provato a parlare con l’assessore Brandoni, senza ricevere risposta. Non chiediamo di non pagare, ci mancherebbe, ma di tornare al pregresso".
CronacaI pendolari, "dannati" del treno: "Il nostro abbonamento non vale più