MARINA VERDENELLI
Cronaca

Caos al pronto soccorso. Infermieri aggrediti, giovane condannato. Donazione a Torrette

Nicolas Cardinali, 19 anni, è il figlio dell’assessore Orlanda Latini. I sanitari feriti sono stati risarciti. I 300 euro saranno dati in beneficenza.

Nicolas Cardinali, 19 anni, in un’udienza all’interno del tribunale anconetano

Nicolas Cardinali, 19 anni, in un’udienza all’interno del tribunale anconetano

Un anno e due mesi con la pena sospesa. E’ stato condannato Nicolas Cardinali, 19 anni, finito in manette il 18 febbraio scorso quando aggredì due infermieri al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette e reagì anche all’intervento dei carabinieri arrivati per riportare la calma. Lesioni e resistenza a pubblico ufficiale le accuse. La sentenza è arrivata ieri, emessa dal giudice Carlo Cimini, dove l’imputato procedeva con il giudizio abbreviato (era il proseguo della direttissima fatta a seguito dell’arresto), difeso dall’avvocato Cinzia Molinari.

Il giovane anconetano, figlio dell’assessore comunale Orlanda Latini (per cui la minoranza ne aveva chiesto le dimissioni ma il sindaco aveva mostrato tutto il suo sostegno tanto che Latini è rimasta al suo posto) aveva preso a pugni e a testate in faccia due sanitari in servizio quella notte. I due infermieri hanno riportato dieci giorni di prognosi ciascuno. Sono stati entrambi risarciti e hanno rimesso la querela. Il giovane ha voluto anche fare una donazione all’ospedale di Torrette, per dimostrare il suo pentimento sul comportamento di quella notte, molto preoccupato per le condizioni del suo amico. La donazione, simbolica, è stata di 300 euro e l’ospedale la donerà ad un ente benefico. Dopo l’arresto aveva chiesto scusa anche all’Arma, pentito per la reazione avuta.

In ospedale quella notte si erano creati momenti di tensione, il 19enne voleva entrare per forza nelle salette interne del pronto soccorso dove si trovava un suo amico, minorenne, rimasto ferito poco prima in un incidente stradale per un presunto tentativo di rapina a cui Nicolas sarebbe stato presente. Il personale sanitario non poteva lasciarlo passare e lui aveva reagito molto male. Aveva inveito contro due infermieri, minacciandoli a ridosso del triage. Spinte, pugni poi aveva preso a calci la porta d’ingresso. Infine si era scagliato contro i carabinieri del Norm e della stazione di Collemarino, arrivati a sirene spiegate e allertati dall’ospedale per la baraonda in corso. Nemmeno le divise dei militari avevano calmato il 19enne che si era ribellato contro di loro rifiutandosi di dare le proprio generalità. Quando i carabinieri avevano cercato di fermarlo avrebbe tentato anche la fuga. Solo con l’uso del taser era stato possibile bloccarlo e poi arrestarlo.

Dopo la convalida dell’arresto, fatta subito dopo i fatti, aveva avuto l’obbligo di firma come misura cautelare ma con la condanna di ieri sarà revocata. Prima di recarsi al pronto soccorso di Torrette, la notte del 18 febbraio, c’era stato un incidente a Brecce Bianche, per un tentativo di rapina su cui la Squadra mobile ha chiuso le indagini. In quella circostanza l’amico minorenne era stato trovato a terra. Rimasto ferito era finito in pronto soccorso. Stando alla denuncia fatta da un 21enne, rimasto anche lui coinvolto nell’incidente di Brecce Bianche, quest’ultimo sarebbe stato al volante di un suv che si è ribaltato dopo lo scontro con una vettura parcheggiata. Il 21enne, uscito dall’abitacolo, sarebbe stato aggredito da un gruppetto di ragazzi riportando 15 giorni di prognosi. Sarebbe stato minacciato anche con un coltello. A bordo del suv ci sarebbe stato anche Cardinali.