RAIMONDO MONTESI
Cronaca

Tari, aumenti fino al 4 per cento: "Purtroppo non decidiamo noi"

Le nuove tariffe sono state annunciate durante la commissione comunale. L’assessore Zinni: "Tutto stabilito dall’Arera. Sono previste agevolazioni per famiglie con figli che studiano fuori".

L’assessore Giovanni Zinni assieme al sindaco Daniele Silvetti

L’assessore Giovanni Zinni assieme al sindaco Daniele Silvetti

Nuova impennata della Tari per i contribuenti anconetani, imprese e famiglie. Dopo il corposo aumento dello scorso anno, oltre il 5%, per il 2024-2025 ulteriore crescita della Tassa sui rifiuti di Ancona che il Comune stima nell’ordine del 3-4%. L’assessore al bilancio, Giovanni Zinni, ha spiegato i cardini della manovra sulla Tari ieri mattina durante la commissione specifica che oggi riprenderà per la votazione della delibera che domani verrà votata e, con ogni probabilità, approvata dal consiglio comunale: "Come purtroppo già noto, le tariffe della Tari sono determinate sulla base delle indicazioni vincolanti stabilite dall’Agenzia Arera e non lasciano libertà ai Comuni di stabilire autonomi criteri di determinazione – si legge in una nota diffusa ieri da Palazzo del Popolo – Inoltre, il Comune ha dovuto recepire nel proprio regolamento alcuni adeguamenti normativi e aggiornamenti giurisprudenziali relativi alla tassa per i rifiuti. Rispetto all’anno precedente, nell’ambito di una struttura tariffaria che non prevede sostanziali variazioni, sono dell’ordine del 3-4% gli aumenti delle tariffe, differenziati tra categorie, a completamento dell’adeguamento tariffario deliberato da Ata e Arera nel 2024 e applicato sul biennio 2024-2025. Queste tariffe sono il frutto della previsione della copertura dei costi del ciclo integrato dei rifiuti alla luce dei piani economico finanziari elaborati sulla base dei costi del 2022".

In arrivo una serie di novità regolamentari. Le riduzioni già garantite dal Comune per le famiglie a basso ISEE potranno in parte essere coperte dall’intervento del Governo con il ‘bonus sociale’. Il Comune garantirà la copertura della parte eccedente. In virtù di un adeguamento agli orientamenti della giurisprudenza, non saranno più esentate le aree scoperte destinate a parcheggio operativo (carico e scarico). Inoltre, recependo anche una mozione della precedente consiliatura, la famiglie con figlio studente fuori sede non dovranno più versare la quota relativa a questo componente della famiglia, che già paga la tari nel Comune dove effettua gli studi: "Purtroppo prendiamo atto – sottolinea l’assessore Zinni – che nonostante una buona virtuosità della gestione della raccolta e del conferimento dei rifiuti, i costi della stessa sono ancora maggiori rispetto ai benefici".