"I ragazzi bulli, violenti e depressi? Serve educare, non solo repressione"

Il messaggio del vescovo Angelo Spina sull’emergenza giovani legata anche agl ultimi fatti di cronaca: "Oggi l’impresa più grande da affrontare è quella educativa con scuola e famiglia in prima linea"

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di Claudio Desideri

"La solennità del nostro patrono, San Ciriaco, la viviamo nel terzo anno di pandemia e in un tempo tormentato da guerre con tante incognite che generano preoccupazione e angoscia. San Ciriaco, patrono dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo e della città di Ancona ci è sempre vicino perché non venga meno la fiducia e la speranza". Parole queste di monsignor Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, nel messaggio inviato a tutti gli anconetani in occasione del 4 maggio, festa di San Ciriaco, patrono della città. Sono parole che guardano al problema più doloroso di questi mesi: "La guerra va sempre ripudiata – prosegue – come la fame, come ogni ingiustizia compiuta da un uomo a danno di un altro uomo. Le tragedie che viviamo in questo momento, particolarmente la guerra in Ucraina così vicina a noi, ci richiamano l’urgenza di una civiltà dell’amore".

Ma nella ricorrenza del santo patrono monsignor Spina porta anche all’attenzione degli anconetani un argomento a lui molto caro: i giovani. "Certamente le cronache di questi nostri giorni non sempre parlano bene di loro – scrive – Non dobbiamo scoraggiarci. Essi attendono una presenza amica e rassicurante, anche se all’inizio si presentano spavaldi o annoiati, abulici o depressi, persino violenti, bulli". Per questo il vescovo chiama a raccolta genitori, educatori, animatori: "Oggi l’impresa più grande da affrontare è quella educativa – sottolinea – E’ urgente l’alleanza tra tutte le forze sociali e le componenti educative della società: la famiglia che educa, la scuola che forma, l’oratorio parrocchiale spazio di vita, lo sport sano, non sono riserve indiane a lato di una società che per la parte più importante fa altro, cioè si dedica all’economia e alla produzione". Per monsignor Spina "senza più politiche sociali da parte degli enti locali, senza più educatori di strada che vadano ad intercettare i ragazzi e i giovani la prevenzione sembra una parolaccia." Accanto all’azione di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine c’é "bisogno di una comunità educante". Importante è ascoltare i ragazzi "riconoscerli, accompagnarli con un atteggiamento di dedizione e empatia per la loro stessa vita". Per il 4 maggio, solennità di San Ciriaco, sono previste le seguenti celebrazioni che si terranno in Cattedrale: alle ore 8 nella cripta del Santo, ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale don Carlo Carbonetti; alle 9.45, l’offerta floreale al Santo Patrono da parte del Sindaco Valeria Mancinelli, mentre alle ore 10 le alle ore 18 ci saranno le solenni celebrazioni eucaristiche presiedute dall’arcivescovo Spina.