
Cerimonia straziante ieri a Sirolo per i funerali del 16enne morto dopo un incidente. In chiesa i compagni di scuola e del calcio
"Quante ne abbiamo passate con te amico nostro, sempre pronto a divertirti. La tua vita sapevi davvero viverla appieno. Adesso aiuta noi e la tua famiglia a superare questo dolore", ha detto dal pulpito tra gli applausi una sua coetanea in lacrime. Ieri era lutto cittadino a Sirolo, proclamato dal sindaco Filippo Moschella, per i funerali del 16enne Luca Isidori, studente, calciatore, che ha perso la vita lunedì dopo tre giorni di agonia all’ospedale di Torrette. Fatale l’incidente di venerdì scorso a Numana dove con la sua moto si è scontrato con una jeep.
"Anche il cielo si è chiuso oggi. Pare proprio che questa pioggia sia le lacrime che scendono dal cielo per la scomparsa di una persona meravigliosa, Luca. Grazie a lui, persone in attesa di trapianto potranno vivere, un atto immenso di solidarietà e carità cristiana da parte della famiglia", ha detto l’arcivescovo monsignor Angelo Spina, accanto ai parroci cittadini, durante l’omelia, in una chiesa di San Nicola che non è riuscita a contenere le centinaia di persone venute per dargli l’estremo saluto.
In tantissimi sono rimasti fuori sotto la pioggia, uno accanto all’altro, piangendo. All’inizio della celebrazione eucaristica, sono state diverse le compagne di classe che hanno letto dal pulpito messaggi commossi per celebrare il loro amico accanto alla bara ricoperta di fiori bianchi: "Con te ricordiamo i pomeriggi passati insieme, le gite, le risate a scuola e fuori. Non ti dimenticheremo mai". Addoloratissimi il padre Maurizio, la madre Caterina e il fratello Francesco che non hanno lasciato un attimo la bara su cui campeggiava la foto del loro Luca, attorniati da tutto l’amore possibile di chi li conosce e li stima. Quella sera il 16enne li aveva appena salutati per andare a fare allenamento con la promessa di rivedersi per cena. Il destino beffardo non l’ha permesso.
Presenti tutti i suoi compagni di scuola dell’istituto superiore di Ancona "Vanvitelli Stracca" che con una candelina in mano hanno marciato fino all’altare dando inizio alla cerimonia. Con quegli stessi lumini avevano pregato lunedì con il parroco prima della tragica notizia. E poi i suoi compagni di squadra in divisa dell’Atletico Conero. Sono stati proprio questi ultimi a scortare la bara fuori dalla chiesa coperti dagli ombrelli della gente.
Accanto a loro c’erano tanti altri baby calciatori e dirigenti sportivi delle associazioni limitrofe, vestendo sempre la divisa da gioco, in segno di unione e lutto. Per tutta la durata della cerimonia gli esercenti del centro hanno tenuto abbassate le saracinesche. Al prossimo Consiglio comunale sarà osservato un minuto di silenzio. La salma ha proceduto poi per il cimitero dove è avvenuta la tumulazione. Le offerte raccolte saranno devolute alle Croce bianca di Numana e Azzurra di Sirolo.
Silvia Santini