GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

I tifosi dell’Ancona gonfi di rabbia. Chi c’è sempre stato sfila in corteo. Spuntano striscioni contro la società

Appuntamento alle 19.30 in piazza Roma. In mattinata una delegazione degli ultras incontrerà il sindaco. Nel mirino il famoso slogan "Noi & voi" tanto caro alla governance del club: "Voi senza dignità".

I tifosi dell’Ancona gonfi di rabbia. Chi c’è sempre stato sfila in corteo. Spuntano striscioni contro la società

Un’altra giornata di passione, per i tifosi. E stavolta la passione va intesa nel senso più puro del termine.

Quella che corrisponde all’amore incondizionato per i colori biancorossi. Dalla probabile presenza di alcuni di loro per incontrare Silvetti che a sua volta prima avrà un faccia faccia con la parte residuale di una società smembrata (Mauro Canil e Roberta Nocelli). Fino alla grande manifestazione promossa per la serata odierna, a partire della 19.30.

Ed ovvero un presidio che animerà la vie del cuore cittadino. "Solo per noi, tutti in corteo. Fuori l’orgoglio, vietato mancare". Decine e decine di sostenitori dell’Ancona, giovani e adulti si ritroveranno in piazza Roma per poi, da quanto emerso, muoversi in direzione del Passetto. Nella locandina circolata in rete, un invito esplicito ai tifosi dorici a colorare il centro con sciarpe, bandiere e maglie della Dorica. Per mandare un messaggio chiaro a chi ha messo a serio repentaglio, un’altra volta, la prima squadra della città. Gli unici ad esserci sempre, al netto di tre crack (2004, 2010 e 2017) e un quarto da scongiurare, sono loro. Esclusivamente loro. Anima e cuore di Ancona: i tifosi. Quello di stasera, purtroppo, non avrà niente a che vedere con il corteo festante dell’estate scorsa, che aveva illuminato una notte in cui sogni sportivi erano altri. Altre anche le ambizioni e i proclami societari, così pure le aspettative di un’intera piazza. Tutto finito in quel 4 giugno grottesco. Un giorno folle. Che soprattutto i supporters biancorossi hanno vissuto col fiato sospeso, a partire dalle prime notizie poco rassicuranti rimbalzate fuori dalle stanze del Palazzo di via Schiavoni. Sono accorsi lì, preoccupati.

Hanno manifestato il loro dissenso. Hanno gridato il loro orgoglio. E infine sono tornati a sperare di nuovo. Fino a quell’ambasciata recapitata a ridosso della mezzanotte, che li ha mandati a letto con più di un pensiero.

All’indomani, ben presto, si è scoperto come la situazione fosse precipitata. E così si sono radunati ancora, due sere fa, di fronte al PalaRossini. Mentre in città sono apparsi i primi striscioni.

Nel mirino quel "noi&voi", tanto caro alla governance del club. Sempre presente in certi post sui social. Se non fosse per il conseguente effetto boomerang, dopo tutto quello che è stato. "Noi simbolo della città, voi bastardi senza dignità", l’eloquente manifesto appeso dagli ultras all’ingresso del capoluogo. "Ancona merita di più". Lo canteranno anche stasera. In generale loro, i tifosi, che ci sono sempre stati a prescindere dalla categoria, meriterebbero di più. Per i sacrifici fatti inseguendo una passione. Quella che corrisponde all’amore per l’Ancona.

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