Mura della città imbrattate dai vandali, sindaco e vicesindaco preparano l’ordinanza anti-writers, ma intanto la polizia locale di Ancona ha avviato la fase dei controlli. Una delle priorità della giunta e del nuovo comandante, Marco Caglioti, sono proprio le scritte, ormai fuori controllo, sulle pareti e su altre superfici pubbliche e private della città. Da qualche settimana, intanto, è attiva una squadra anti-degrado in seno al comando delle Palombare: "Tra le sue priorità c’è anche il contrasto ai vandali che deturpano le pareti dei palazzi _ spiega al Carlino il colonnello Caglioti _, ma intanto il personale di quella squadra sta avendo altri risultati nel contrasto al micro spaccio e al consumo di droga, agli irregolari, alle occupazioni abusive.
I writers sono un fenomeno che da anni imperversa, io avevo iniziato a occuparmene anni fa con una indagine molto precisa e ricca quando ero a capo della sezione di polizia giudiziaria. Quel lavoro poi si è fermato purtroppo, non per colpa nostra, proprio quando stavamo iniziando a raccogliere i frutti.
Avevamo identificato diversi soggetti e si poteva davvero chiudere il cerchio.
Adesso quel lavoro fatto allora potrebbe in parte tornare utile per il presente, certo gli autori di allora sono cresciuti, adesso sono diversi, ma forse qualche legame può essere rimasto. Me la faccia dire una cosa: quei graffiti sporcano soltanto, non sono arte".
L’ordinanza che presto (a cavallo tra fine novembre e inizio dicembre) il sindaco Daniele Silvetti firmerà prevede sanzioni pecuniarie pesanti (da 50 a 1000 euro), ma non solo: "In determinati casi gli autori rischiano la denuncia penale _ aggiunge il comandante dei vigili urbani _, specie se si deturpano monumenti preziosi, penso al Monumento ai caduti al Passetto o la Cattedrale di san Ciriaco. Certo non sarà facile sorprenderli, individuarli e fermarli.
Sono gruppi bene organizzati che agiscono seguendo delle regole ben precise, tra cui anche un meccanismo gerarchico, operando in orari poco consoni, la notte soprattutto.
Penso alla parete di un palazzo di Collemarino, ricordo che una banda operò a notte fonda imbrattandola completamente. In questo senso noi ci aspettiamo un grande e fattivo aiuto da parte della cittadinanza a cui chiediamo di collaborare con noi. Sia chiaro, ad Ancona il fenomeno c’è, è in crescita e preoccupa, ma non siamo certo a livello di altre grandi città come Milano dove sono in azione bande molto organizzate".
Un ultimo strumento per coadiuvare l’operato degli inquirenti saranno le telecamere: "I lavori sono partiti, credo che a breve la centrale interna al comando sarà pronta e attiva _ conclude Caglioti _. Con gli agenti fuori e sul pezzo e il coordinamento interni della centrale mettiamo in campo una filiera importante".
Pierfrancesco Curzi