
"Il fiume è mostruoso, se piove è un disastro"
"L’opinione pubblica non ha la percezione del pericolo incombente sulla valle del Misa e dunque alla politica non resta che fare lavori spot, costosi e inutili. A tutti dico sempre, entrateci dentro il fiume per capire di cosa sto parlando". Andrea Morsucci, uno dei coordinatori del Comitato tra 2 Fiumi di Senigallia da mesi predica in vano e davanti si trova sempre un muro di gomma. I lavori annunciati in pompa magna dalla Regione e iniziati di recente a valle del Misa, alla periferia di Senigallia nella zona di Borgo Bicchia non convincono Morsucci. A meno di un mese dal primo anniversario della tragica alluvione che ha fatto 12 morti e miliardi di euro di danni, e all’ennesimo autunno meteoclimaticamente pauroso, ecco la situazione: "Ben vengano i lavori, ci mancherebbe, ma fatti così, con quello scopo, ripeto, non servono a nulla _ attacca Morsucci _. Sono 300mila euro buttati, così come i milioni sprecati per le vasche di espansione, buone solo per far star zitte le persone. Bisogna tornare al passato, pulire i fiumi e farlo bene, non fare semplice movimento terra. Gli argini, inoltre, così come sono, se arriva un’onda di piena verranno di nuovo travolti. Ma restiamo sui lavori qui nella zona tra Borgo Passera e Borgo Bicchia, appaltati e poi subappaltati a una ditta che, come confermato da loro, non ha neppure un camion per portare via breccia e ghiaia. Da inizio lavori non è stato portato via neppure ujn camion di breccia, a parte qualche mucchietto nella zona di Ponte Garibaldi. Il dragaggio del fiume nel centro di Senigallia? Non è mai stato fatto. Stiamo parlando del nulla. Con Babini (il vicecommissario per l’alluvione nelle Marche del 15 settembre 2022, ndr.) parliamo tutti i giorni e a lui, noi del Comitato, abbiamo riferito tutti gli appunti. I due tappi da eliminare, ad esempio, ma adesso entrando nel fiume ci siamo accorti di un terzo tappo clamoroso. In un punto del fiume l’alveo non esiste praticamente più, è pareggiato. Se arriva un’altra pioggia è il caos e se la pioggia è simile a quella dell’anno scorso il Misa uscirà fuori, a destra e sinistra.
A volte sembra che io sia un deficiente perché ripeto delle cose elementari che pure un bambino capirebbe, ma chi di dovere queste cose non le capisce. Acquaroli e Olivetti conoscono la storia, con loro il Comitato, che ha al suo interno esperti e tecnici del settore, ha parlato spesso, parole che non hanno prodotto effetti però". A quasi un anno dalla tragedia siamo ancora a parlare di lavori in somma urgenza. A detta di molti, soprattutto di chi vive nelle valli deturpate dall’onda di acqua e fango quasi dodici mesi fa, interventi inefficaci: "Il fiume oggi fa spavento, è mostruoso, specie se osserviamo le foto di come il Misa era 40 anni fa _ conclude Morsucci _, quando la pulizia dei fiumi era demandata ai frontisti che ne avevano cura. Basterebbe così poco per eliminare i pericoli ed evitare nuovi allarmi ogni volta che piove. La politica non sembra aver imparato dai suoi errori. il tempo sarà galantuomo e farà chiarezza su chi ha detto le bugie".