REDAZIONE ANCONA

Il piede diabetico è un’eccellenza "Casi in aumento del 70 per cento"

Il centro per il Piede Diabetico di Villa Igea in crescita costante: il servizio, attivato nel 2015, si avvale di un’équipe multidisciplinare e di tecnologie all’avanguardia e da allora visite e interventi sono aumentati del 70%. A capo di questa ottima performance c’è il dottor Fabio Romagnoli che fino a pochi anni fa dirigeva la storica unità operativa del Piede Diabetico dell’Inrca, nato negli anni ’90 e oggi in grandissima crisi e senza una dirigenza: "Il piede diabetico _ spiega Romagnoli, diabetologo di Villa Igea _ colpisce, in genere, pazienti con lunga durata di malattia, con possibili diverse co-morbilità e particolarmente fragili e complessi da gestire clinicamente. Circa il 15% dei soggetti diabetici vivrà l’esperienza di una lesione ulcerativa del piede nel corso della loro vita. Le lesioni del piede diabetico si complicano frequentemente con processi infettivi anche deostruenti che aumentano il rischio di amputazione. Oltre il 60% delle amputazioni non traumatiche degli arti inferiori nel mondo è effettuato in pazienti diabetici. Considerando che circa il 6% della popolazione generale è affetta da diabete, si comprende come questa patologia abbia un impatto pesantissimo a livello socio-economico". La principale arma per combattere questa patologia è la prevenzione, quindi una diagnosi precoce della neuropatia e dell’arteriopatia periferica. È bene, dunque, che i pazienti diabetici asintomatici si sottopongano a controlli in un centro specializzato una volta l’anno. Il Centro di Villa Igea di Ancona ha registrato dal 2018 al 2020 un incremento del 70% delle attività ambulatoriali e chirurgiche. Il trend in crescita del servizio si conferma anche per il primo semestre del 2021 ed evidenzia come si sia consolidato come un importante punto di riferimento.