Traguardo raggiunto: la chiesa di Santa Maria della Misericordia sarà restaurata grazie all’Art Bonus. Ed ovvero, grazie al frutto delle donazioni di aziende, banche, associazioni, ma anche artisti e persino singoli cittadini che hanno contribuito a ridare nuova vitalità allo scrigno d’arte di Castelferretti.
Sono stati infatti raccolti oltre 34mila euro (34.520, per la precisione, ndr), subito impegnati dal Castello per l’importante opera di riqualificazione del gioiello conservato all’interno del cimitero della frazione. Un edificio che, nelle prime domeniche del mese, viene aperto al pubblico dall’associazione Pro Castelferretti per le partecipatissime visite guidate, ma che necessita di un intervento strutturale perché vittima di infiltrazioni e umidità che stanno mettendo a repentaglio, da anni, l’arte che lo stesso custodisce.
Ad inizio giugno, il Comune di Falconara aveva fatto sapere che, tramite l’Art Bonus, erano stati raccolti 17.400 euro. Una cifra cospicua, ma non sufficiente perché ne sarebbero serviti (almeno) altrettanti per raggiungere il budget necessario: missione compiuta. Come si evince dalla determinazione dirigenziale 1346 pubblicata venerdì scorso, quei lavori urgenti si faranno. Sono stati affidati all’azienda Edil Sina Costruzioni di Altamura per 33.788,48 euro. Grazie ai ribassi percentuali, i restanti 731,52 euro rimarranno a disposizione per gli eventuali imprevisti o per le manutenzioni. L’intervento è stato suddiviso in due stralci: il primo prevedrà il ripristino della copertura e del sistema di smaltimento delle acque piovane, il secondo il trattamento delle superfici esterne e il miglioramento della fruibilità da parte del pubblico. Il progetto servirà soprattutto a proteggere il pannello di affreschi di San Sebastiano e San Girolamo, realizzati, come gli altri, da Giambono di Corrado da Ragusa e dalla sua bottega nella seconda metà del 1400.
La chiesa di Santa Maria della Misericordia, per Castelferretti e i castelfrettesi, rappresenta un luogo del cuore. Venne edificata agli inizi del XV secolo ad opera della famiglia dei Conti Ferretti, proprietari del Feudo, a seguito di un’epidemia di peste. Subì alcune modifiche nel 1610, quando la navata venne allungata e sopraelevata e furono realizzate le sei finestre. In quell’occasione gli affreschi vennero totalmente intonacati e ritornarono visibili solo agli inizi del Novecento. Nel 1916 l’edificio è stato iscritto nell’elenco degli edifici monumentali per la provincia di Ancona.
Grazie all’Art Bonus, i finanziatori avranno a disposizione delle detrazioni fiscali molto vantaggiose e recupereranno, l’anno successivo, il 65 per cento di quanto versato, attraverso la restituzione delle tasse già versate.
Giacomo Giampieri