
Gli impianti nel mirino
L’iter procede, lungo e inesorabile, per la questione dell’impianto a biometano, doppio, a San Paterniano di Osimo. Ieri in Regione la seconda conferenza dei servizi per esplorare l’ultima documentazione presentata. Sarebbero state palesate almeno tre criticità del progetto in altrettanti ambiti, quello relativo alla viabilità, all’aspetto idrogeologico e dal punto di vista urbanistico (in particolare, per quest’ultimo, non sarebbe conforme al Piano urbanistico comunale e al Piano paesaggistico ambientale regionale). Tutte motivazioni, secondo il comitato di cittadini che sta dando battaglia, che basterebbero al Comune (presente per tramite il Dipartimento del Territorio dopo il commissariamento) per battersi e dire no. Per procedere con eventuali autorizzazioni infatti servirebbero tutti i pareri favorevoli. La Regione conduce il procedimento e prende atto "aggiornando" la seduta a data da destinarsi.
"Si parla di centinaia di camion a settimana oltreché di enormi quantitativi di digestato che dovrà essere sparso sulla campagne nostrane. Stoccare tutta quella pollina, liquami vari e digestati praticamente a cielo aperto non emetterà sostanze nocive e cattivi odori?", dicono i cittadini.
La società ha fatto sapere che l’impianto rappresenterebbe un esempio eccellente di economia circolare. Le Liste civiche hanno ribadito la loro posizione: "Siamo a favore della transizione energetica ma chiediamo massima tutela per gli osimani tutti e, in particolare, per gli abitanti dei quartieri Borgo, Misericordia, San Carlo e Sacra famiglia e della valle del Musone (Campocavallo, Passatempo, Padiglione, Cucchiarello, Villa, San Paterniano e Casenuove). I due impianti di biometano infatti porteranno una trasformazione in termini di stili di vita, trasporti, rapporti sociali, modificazioni del territorio e di lavori, tutta da valutare in termini complessivi. Il nostro impegno è che da investimenti di transizione energetica la popolazione residente non ci deve rimettere". L’argomento era stato discusso anche durante uno degli ultimi Consigli comunali, acceso dopo il Consiglio di quartiere ad hoc, alla presenza di esponenti del comitato per mezzo di un’interrogazione della capogruppo del Pd Paola Andreoni.
Silvia Santini