REDAZIONE ANCONA

"Impianto rifiuti, basta con inutili allarmismi"

Il sindaco si rivolge al presidente di Confindustria Bocchini: "Noi siamo sempre stati in prima linea senza dichiarazioni fuori luogo"

"Impianto rifiuti, basta con inutili allarmismi"

Impianto Edison per il recupero e trattamento di acque reflue e fanghi industriali e terreni inquinati, anche da amianto: esprime perplessità è anche Confartigianato locale: "Su un tema del genere e sulla realizzazione di un impianto come quello ipotizzato – evidenziano Cristina Brunori e Marta Vescovi - avremmo voluto essere tempestivamente e puntualmente informati, anche perché non sono mancate occasioni di confronto convocate dalla stessa amministrazione. La zona industriale individuata per la realizzazione dell’impianto è molto sensibile ed è necessario valutare l’impatto e i rischi eventuali, anche sull’ambiente e sulla salute. È necessario recuperare il dialogo che è mancato finora con tutti i soggetti istituzionali coinvolti".

A intervenire sul tema pungolato dagli imprenditori e in particolare dal presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini è il sindaco Fiordelmondo: "Ad oggi non c’è nulla che abbia convinto nessuno, anche perché l’istruttoria ambientale formalmente aperta, non ha ancora preso avvio. Avremo tutto il tempo per un confronto libero e aperto. Voglio al contempo tranquillizzare anche il presidente di Confindustria Bocchini, visto che rischia di procurare un inutile allarme. Gli ricordo che quando c’è stato da dare battaglia, io e chi oggi amministra questa città siamo sempre stati in prima linea. E anche le forze politiche di maggioranza. Lo siamo stati quando c’era da schierarsi al fianco dei lavoratori della Caterpillar, la multinazionale che dall’oggi al domani ha deciso di smobilitare da Jesi, accompagnati da sole dichiarazioni fuori luogo del presidente di Confindustria. Lo siamo stati pure nella recentissima vertenza Cnh, come pure in quella Teamsystem, cercando di mediare tra le esigenze aziendali e le aspettative dei lavoratori, anche qui senza che si sia avvertita una sola parola, di qualsiasi tenore, del presidente di Confindustria Ancona. Accolgo quindi con favore il suo improvviso risveglio e il suo piglio battagliero contro un insediamento produttivo, ma sottolineo che la complessità delle questioni all’agenda di ogni amministrazione pubblica, tra cui il tema della transizione ecologica e delle sue possibili applicazioni, non necessita né di approssimazione, né di un’evidente ed ancor più inutile strumentalizzazione. Approfondiremo insieme alla città ogni dettaglio e nessuno autorizzerà nulla se non saremo sicuri di un vantaggio per Jesi, sociale e produttivo, soprattutto rivolto alle nostre giovani generazioni".

Sara Ferreri