REDAZIONE ANCONA

Impianto rifiuti, Edison a confronto coi cittadini

Oggi all’hotel Federico II l’"inchiesa pubblica" dove i contrari potranno esprimere i loro dubbi e l’azienda avrà modo di dimostrare il contrario

I vertici di Edison durante il Consiglio comunale aperto

I vertici di Edison durante il Consiglio comunale aperto

E’ il giorno della parola ad Edison, si apre oggi alle 17 alla sala convegni dell’hotel Federico II l’inchiesta pubblica sull’impianto trattamento rifiuti pericolosi e non alla Zipa. Un botta e risposta (si proseguirà fino alle 21 per riprendere poi lunedì) tra coloro che hanno chiesto di parlare sostanzialmente tutti contrari e i vertici Edison che cercheranno di spiegare la bontà del progetto.

Un dialogo che si preannuncia quantomai caldo, tramite la relazione finale andrà ad incidere nella conferenza dei servizi. "Il consiglio comunale – evidenzia il presidente Luca Polita tra i contrari si dall’inizio al nuovo insediamento - pur coi vari distinguo martedì pomeriggio dopo un lungo dibattito ha detto no all’impianto. Anzi a una risoluzione finalizzata ad esprimere contrarietà al progetto ‘Piattaforma polifunzionale Edison’. Diciannove voti a favore e due astenuti (Tommaso Cioncolini e Nicola Filonzi di JesiAmo), un input forte affinché il delegato del Comune di Jesi esprima voto contrario in conferenza dei servizi. Inoltre il Consiglio comunale mi ha richiesto di trasmettere l’esito della votazione ai vari enti che parteciperanno alla conferenza dei servizi lo farò subito".

Il sindaco continua a caldeggiare la consultazione popolare anche dopo la manifestazione organizzata dal comitato ex Smia con un migliaio di manifestanti in centro ma JesiAmo controbatte: "C’è ancora bisogno di consultare la città? La città si è espressa con un bellissimo corteo, che ha visto un migliaio di persone intervenire per dire a chiare lettere un No forte a Edison. Quello che alla maggioranza politica sembra essere una percentuale minoritaria della cittadinanza, per noi è la città. Non solo. Quasi tremila firme hanno supportato la petizione, ma anche questo dato politico è stato considerato semplicemente come ‘meno del 10% degli abitanti’ (il riferimento è al consigliere democrat Giacomo Mosca, ndr). Se la priorità fosse stata la città ed il parere dei cittadini, la consultazione doveva essere indetta nel 2023 quando Edison non ebbe bisogno di bussare alle porte della città in quanto trovò il portone aperto".

"Siamo soddisfatti – evidenziano da Per Jesi - che anche la maggioranza abbia infine deciso di sostenere le ragioni del no: è il risultato dell’impegno serio, costante, prioritario per chi agisce correttamente nel ruolo di rappresentanza politica, che il nostro gruppo sta realizzando da mesi, insieme alle altre civiche".