GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Imr, presidio e spiragli. Nuova commessa per Jesi

L’azienda sarebbe pronta a ritirare le procedure di mobilità e potrebbe rivedere il piano industriale che aveva previsto 20 esuberi. Sindacati attendisti.

Il presidio dei lavoratori davanti alla ex Caterpillar ieri pomeriggio

Il presidio dei lavoratori davanti alla ex Caterpillar ieri pomeriggio

Si aprono nuovi spiragli per i lavoratori dell’ex Caterpillar, ma le parti sociali (e anche il Comune di Jesi) mantengono "cauto ottimismo" rispetto alle proposte avanzate dall’azienda ieri, all’esito del nuovo faccia a faccia tra sindacati e vertici dell’Imr. La prima novità, molto significativa, è che l’azienda sarebbe pronta a ritirare le procedure di mobilità. Quindi, coloro che dovessero scegliere di andare altrove, potranno farlo su base volontaria. Il secondo aspetto non meno significativo, annunciato dai rappresentanti sindacali ai lavoratori schierati fuori dallo stabilimento di via Roncaglia, è quello relativo ad una nuova commessa che l’azienda destinerebbe su Jesi. Circostanza che porterebbe l’azienda a rivedere nuovamente il piano industriale, per poi firmarlo al Ministero. L’ultimo, proposto nelle scorse settimane in Regione, aveva tutt’altro che convinto le parti sociali. Si pensi ai venti esuberi che erano emersi. Ai lavoratori, la segretaria generale della Fiom Cgil Marche Sara Galassi ha spiegato che, alla luce delle forti e chiare richieste dei sindacati, l’azienda si sarebbe "presentata con una rettifica rispetto al piano industriale che, a questo punto, dovrebbe coinvolgere ad oggi i 95 lavoratori, e non i 70 che erano stati prospettati in Regione. Più di quelli attualmente occupati nell’azienda. Sono disposti, di nuovo, a siglare questo piano al Ministero". Passi in avanti verso il graduale reintegro dei lavoratori? Sicuramente segnali in vista dei prossimi e decisivi mesi. Ma ecco perché le parti sociali sono caute e, al contempo, affatto intenzionate ad abbassare la guardia. E anzi. Per mantenere aperto il sito di Jesi, hanno ribadito "continueremo a battagliare". Al presidio erano presenti sindaco e vice di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo e Samuele Animali, oltre ad alcuni politici del territorio.