"In 20 secondi tutto allagato, adesso basta"

Il grido di dolore delle imprese senigalliesi che hanno ricevuto la visita del vicepresidente nazionale di Confindustria Alberto Marenghi

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Alluvione, in zona Zipa ad Ostra ieri mattina è arrivato Alberto Marenghi, vicepresidente nazionale di Confindustria per l’organizzazione, lo sviluppo e il marketing. Accompagnato da Pierluigi Bocchini, presidente di Confindustria Ancona e il presidente del Comitato Territoriale del Senigalliese Renato Mandolini, ha visitato le aziende alluvionate. "Le parole le ho finite il 15 settembre – ha detto il titolare di Isma Color Mario Mancini – In 20 secondi ci siamo trovati invasi dall’acqua che ha danneggiato tutti i nostri macchinari nonostante fossero sigillati. Voglio ringraziare tutti i dipendenti che sabato e domenica sono venuti qui ad aiutare a spalare il fango. Non mi perdo d’animo e vado avanti, e mercoledì, se tutto va bene, ripartiamo. Ma due eventi del genere a distanza di così pochi anni sono davvero inaccettabili, adesso abbiamo bisogno di interventi davvero risolutivi e di aiuti economici che mi auguro arrivino in tempi brevi".

Acqua e fango hanno invaso le strade e poi sono entrate prepotentemente nei capannoni mettendo in ginocchio molte realtà del territorio. "Ci siamo trovati con l’acqua che arrivava da tutte le parti, è stato davvero terribile – ha spiegato Francesco Cavallari, titolare di Cavallari Group – ma di fronte ai morti possiamo solo ringraziare che nessuno di noi oggi deve piangere un familiare. Molti dipendenti si sono adoperati per venire a rimuovere il fango, un segnale importante del legame che esiste tra azienda e collaboratori. Siamo già ripartiti al 60% e lunedì contiamo di riprendere l’attività: il primo pensiero va alla comunità che serviamo e per la quale ci siamo subito attivati per la gestione dei rifiuti derivanti dall’alluvione". Una visita per evitare che i riflettori si spengano sulla tragedia: "Confindustria che ha voluto portare un messaggio di vicinanza ai territori delle Marche – le parole di Marenghi – Ormai eventi di questo tipo non possono più definirsi eccezionali, sono frequenti e dobbiamo essere preparati ad affrontarli ma per questo sono necessarie opere strutturali che vanno necessariamente realizzate per prevenire il verificarsi di tali fenomeni dirompenti".