"In due giorni è caduto il quinto della pioggia di un intero anno". Oggi l’allerta torna gialla

La media reale parla di 152 millimetri di acqua in appena 60 ore. L’emergenza si affievolisce e per domani è prevista giornata asciutta. .

"In due giorni è caduto il quinto della pioggia di un intero anno". Oggi l’allerta torna gialla

La media reale parla di 152 millimetri di acqua in appena 60 ore. L’emergenza si affievolisce e per domani è prevista giornata asciutta. .

Di acqua ne è caduta tantissima, troppa. "Per capire l’intensità del fenomeno, in media in un anno in questo territorio cadono meno di mille millimetri di pioggia. In pratica quindi è caduto un quinto della pioggia di un anno in poco più di due giorni", afferma il responsabile del Centro funzionale multirischi della Regione Marche Paolo Sandroni, dati alla mano. Ha piovuto meno all’interno e più sulla costa centrale e prima collina delle Marche e proprio nello specifico della provincia di Ancona. "La media reale parla di 152 millimetri di pioggia caduti nelle 60 ore di pioggia (partendo da martedì mattina). Ci sono stati picchi in diverse aree di 285 millimetri. Mi riferisco alle zone a Sud del Conero, Numana, Porto Recanati, Loreto e Osimo con la sua cintura sud", aggiunge Sandroni.

Le piogge con il passare delle ore stanno tendendo ad indebolirsi: "Oggi sono deboli e sparse ma possono arrivare anche a 15 millimetri con picchi più bassi di quelli dell’altro ieri. Da oggi insomma proseguono ma sono in esaurimento e domani sarà una giornata asciutta". Tutti si chiedono il motivo di una pioggia così lunga e soprattutto intensa. "Non è il singolo evento ma la frequenza con cui avvengono episodi simili. E’ aumentata – spiega l’esperto. Le statistiche dicono che il tempo di ritorno di fenomeni del genere è di 50 anni e invece non è affatto così. Basti pensare ai forti fenomeni degli anni 2022, 2014, 2013. La frequenza è aumentata. La temperatura climatica è in aumento, c’è più energia nell’atmosfera e questo provoca temporali così forti".

Per ricordare l’esondazione del torrente dell’Aspio, probabilmente la conseguenza più eclatante della zona a sud di Ancona, occorre tornare indietro nel tempo al 2006: "Era esattamente il 17 settembre (proprio questo stesso periodo quindi), giorno dell’alluvione che provocò danni ingenti in quella zona. A essere precisi però non esondò l’Aspio ma i suoi affluenti". Se è difficile prevedere cosa accadrà questo autunno, diversi sono i consigli in situazioni come queste, tutti estremamente prudenziali: "Occorre evitare di uscire di casa se non strettamente necessario, sconsigliati gli spostamenti inutili insomma, così come attraversare i sottopassi e stazionare nei fossi". Intanto, l’allerta da arancione torna gialla su tutte le Marche.

Silvia Santini