GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

"In un mese 3mila molecolari, sommersi"

Quarantene infinite, molti virano sulla soluzione a pagamento a Torrette. La coordinatrice: "Dopo le feste più della metà positivi"

di Giacomo Giampieri

Asur inondata di pratiche, tracciamento che spesso salta e persone confinate in casa più del dovuto. Una via di "fuga" e speranza, legittima, la stanno dando in questi mesi le donne e gli uomini che eseguono migliaia di tamponi molecolari presso il camper, ora container, al parcheggio dell’ospedale di Torrette. Quanti ne fanno? I numeri sono incredibili.

Dottoressa Veronica Falciani, coordinatrice del Dipartimento servizi e responsabile dei tamponi drive-through. Il vostro è un contributo decisivo.

"Credo di sì. Inizialmente il servizio era partito per i pazienti dell’ospedale o per quelli che dovevano compiere interventi e ricoveri in altre strutture sanitarie fuori regione, ai quali era richiesto il molecolare. Stesso discorso per i viaggiatori. Ma ben presto l’azienda ha deciso di estenderlo agli esterni".

Complice anche "l’ingolfamento" dell’Asur e le difficoltà nel raggiungere le persone a contatto col virus?

"Esattamente. A dicembre abbiamo fatto 2.512 tamponi in 25 giorni. Vale a dire una media di 100 al giorno, tenendo fuori i test ai dipendenti. Nelle prime due settimane di gennaio, invece, siamo già oltre 900 tamponi. E il drive-through è attivo soltanto nei giorni feriali. Siamo a più di 3mila in quaranta giorni. Per quanto riguarda i dipendenti, quotidianamente, ne facciamo tra 40 e 50".

Che tipo di problemi vi segnalano le persone?

"Hanno difficoltà nell’effettuare test molecolari drive-through. Ci raccontano che per attendere la chiamata dell’Asur per effettuarlo nella sede del PalaIndoor, ad esempio, i tempi non risultano essere congrui con l’evoluzione della malattia e, soprattutto, con isolamenti o quarantene. Ci sono intere famiglie bloccate dentro casa da prima delle feste. Le liste di attesa sono infinite. Dunque si rivolgono a noi. Dopo Natale la situazione è deflagrata: più della metà dei test sono positivi".

Quanto incide questo lavoro suppletivo che dovete fare?

"Molto, gli infermieri che eseguono i test sono stanchi, considerato che sono quasi tutti impiegati nelle aree Covid e spesso si dedicano al servizio quando non sono di turno in ospedale. Nel presidio sono coinvolti sanitari, tecnici di laboratorio per le analisi, specialisti della virologia, che processano i molecolari, e dell’igiene ospedaliera, che tracciano i contatti-Covid dei dipendenti. Proprio la virologia, da inizio pandemia, lavora dal lunedì alla domenica fino a tarda notte. Ringrazio quanti si stanno occupando dei cittadini, che spesso affrontano situazioni disagevoli. Non è tutto oro quello che luccica".

In che senso, scusi?

"Non è inusuale imbattersi in persone che inveiscono nei nostri confronti, ci aggrediscono verbalmente come se fossimo vittime sacrificali. Ci vorrebbe più rispetto per chi lotta in trincea contro il virus da due anni".

Come possono fare le persone per prenotare da voi il molecolare drive-through?

"Attraverso la piattaforma degli Ospedali Riuniti di Ancona ‘Pre-nota’ e poi seguendo le istruzioni. Va fatto online, non ci si può presentare direttamente perché siamo impossibilitati nel farne di extra. Possono aderire le persone con esenzione, e farlo gratuito, quelle con ricetta digitale del medico di base, pagando il ticket, oppure i privati sostenendo il costo del tampone. Non vi illudete, però: almeno fino a febbraio, per gli esterni, non c’è posto. Siamo inondati di richieste. Ma le smaltiremo e continueremo a dare il nostro contributo".