Jesi, botte da orbi tra ultras sotto la curva: denunciati in undici

La polizia ha identificato 11 tifosi della civitanovese. Aluni bandivano anche bastone e cintura dei pantaloni con la polizia che si è messa in mezzo ai due gruppi

La partita della Civitanovese

La partita della Civitanovese

Jesi (Ancona), 2 febbraio 2024 – Disordini allo stadio: undici ultras denunciati. Nella giornata di ieri, al termine dell’attività investigativa, personale di polizia giudiziaria del commissariato, coordinato dal vice questore Paolo Arena, ha denunciato a piede libero 11 tifosi ultras civitanovesi per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale., rissa, percosse, tentato danneggiamento e, solo per due di essi anche per false dichiarazioni. Ma anche lancio di oggetti contundenti e tentato scavalcamento di recinzione. I fatti sono avvenuti allo stadio Carotti, in occasione dell’incontro calcistico Jesina-Civitanovese del 17 dicembre 2023. Episodi che però fino ad oggi non erano arrivati alle cronache. Tutto è iniziato intorno alle 14, poco prima dell’inizio dell’incontro calcistico disputato allo stadio comunale Carotti di Jesi tra le squadre Jesina Calcio v/s Civitanovese Calcio, valevole per il campionato regionale di Eccellenza Marche. Ad un certo punto un gruppo di tifosi ultras civitanovesi, scesi dalle rispettive auto nell’area di parcheggio, si è riunito su via Mestica e, anziché dirigersi verso l’ingresso del settore ospiti dedicato, si è avviato in direzione opposta, lasciando ipotizzare la volontà di raggiungere la curva dei tifosi della Jesina. I facinorosi, giunti al crocevia tra via Mestica e via San Francesco, punto maggiormente sensibile e di potenziale scontro tra tifoseria locale e quella avversaria, opponendo resistenza al presidio delle forze dell’ordine si sono diretti verso viale Verdi con il chiaro intento di aggredire gli ultimi tifosi della Jesina che facevano accesso allo stadio e che, accortisi dell’arrivo dei tifosi del Civitanova non si sarebbero sottratti allo scontro. A questo punto i poliziotti, visto l’evolversi della situazione, si sono indirizzati velocemente su viale Verdi con un contingente di rinforzo per fronteggiare le tifoserie rimandandole nei settori dedicati. I due schieramenti contrapposti si sono affrontati sulla via che costeggia la curva della tifoseria jesina. Qui i tifosi della Civitanovese son entrati in contatto con uno sparuto gruppo di tifosi della Jesina. Durante tali scontri, durati pochi minuti, il personale della polizia Scientifica in servizio di ordine pubblico, ha ripreso le varie fasi. Dai video si poteva notare la presenza di alcuni tifosi della Civitanovese che, con il viso occultato da sciarpe, cappucci e passamontagna, e due di essi brandendo bastone e cintura dei pantaloni, aggredivano quelli della Jesina che avevano anch’essi i tratti somatici occultati da sciarpe e cappucci. Un vero scontro interrotto solo dall’intervento del personale in servizio di ordine pubblico che si è messo tra le due fazioni di tifoserie, impedendo conseguenze fisiche di rilievo ai contendenti. Dalla disamina dei frames video, è emersa la responsabilità inequivocabile di alcuni tifosi della Civitanovese che, successivamente, nelle fasi di accesso alla gradinata ospiti dello stadio, sono stati individuati e ulteriormente ripresi sempre dall’operatore di polizia scientifica con richiesta di fornire i dati anagrafici. L’incontro si è concluso senza ulteriori scontri scortando la tifoseria ultras civitanovese fino allo svincolo autostradale. Nelle settimane a seguire, grazie all’attento lavoro di analisi degli investigatori e alle informazioni acquisite, i facinorosi del Civitanova sono stati compiutamente identificati e, terminati gli accertamenti, nella giornata di ieri denunciati a piede libero per i reati di rissa, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, percosse, tentato danneggiamento ed uno di essi anche per false dichiarazioni a pubblico ufficiale, avendo rese generalità false all’atto dell’ingresso nel settore ospiti, e tentato scavalcamento di recinzione. Per tutti i deferiti, saranno avanzate le proposte per l’applicazione del Daspo al vaglio del questore di Ancona.