Jesi, alcol in pentola, cuoco si ustiona viso e braccia

L'uomo è stato ricoverato in gravi condizioni in un centro specializzato

Un cuoco al lavoro

Un cuoco al lavoro

Jesi (Ancona), 13 agosto 2017 - Cuoco prepara ai fornelli un digestivo a base di erbe, spezie e alcol, ma quando va ad aprire il coperchio sopra la pentola diventa una torcia umana. Una fiammata improvvisa lo investe al volto, al torace e alla braccia: 34enne di Arcevia trasportato in gravi condizioni al pronto soccorso di Jesi e poi, ieri, trasferito a un centro grandi ustionati del Nord Italia. E’ accaduto venerdì pomeriggio alle 16,30 in un ristorante nelle campagne jesine.

Un ustione di secondo grado cioè che non interessa solo lo strato superficiale della pelle ma anche i tessuti sottostanti, per il 34enne arceviese che è stato sedato per sopportare il fortissimo dolore provocato dalla fiamma che gli ha bruciato indosso il camice oltre alla pelle delle braccia e del viso. In pochi istanti la cucina si è trasformata in un vero inferno. Le urla disumane del cuoco hanno allertato la titolare che, accorsa, ha subito dato l’allarme al 118. Le fiamme si sono esaurite in pochi istanti sul corpo del giovane ma l’ustione ha ricoperto quasi il 40 per cento del corpo del giovane che tuttavia sarebbe rimasto sempre cosciente e potrebbe vedere scongiurati danni permanenti alla pelle.

A vagliare le cause dell’infortunio sul lavoro gli ispettori del servizio prevenzione e sicurezza dell’Asur, giunti sul posto con i carabinieri di Santa Maria Nuova.