Kolossal con un grande allestimento: "Torniano nel periodo autunnale, la città riscopre la sua ritualità"

Il Teatro delle Muse di Ancona presenta una stagione lirica di alto livello con opere di grande repertorio e coinvolgimento delle scuole. Grandi aspettative per il ritorno del kolossal 'Nabucco'.

Kolossal  con un grande allestimento: "Torniano nel periodo autunnale, la città riscopre la sua ritualità"

Il Teatro delle Muse di Ancona presenta una stagione lirica di alto livello con opere di grande repertorio e coinvolgimento delle scuole. Grandi aspettative per il ritorno del kolossal 'Nabucco'.

Un ritorno alla grande per la stagione lirica del Teatro delle Muse di Ancona. E non per modo di dire. La stagione si apre infatti con un ‘kolossal’ come ‘Nabucco’, che richiede un allestimento decisamente impegnativo. Lo sottolinea l’assessore alla cultura Anna Maria Bertini, che parla delle due novità della stagione 2024: "Le opere sono state posticipate a ottobre e novembre. E grazie alla collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale c’è un coinvolgimento attivo delle scuole. Le due opere messe in scena sono importanti in termini di qualità musicale, e anche dal punto di vista delle scenografie. C’è stato un grande impegno del direttore e di tutto il cda, così come di tutti quelli cha hanno lavorato per dar vita a questi due allestimenti".

Anche la vicepresidente della Fondazione Teatro delle Muse Jolanda Brunetti sottolinea quanto il ‘Nabucco’ sia un’opera "impegnativa", ed esprime la sua soddisfazione per il fatto che "malgrado tutte le difficoltà, le Muse tornano ad ospitare grandi opere, di livello internazionale". Il Maestro Vincenzo De Vivo, direttore artistico della stagione lirica, ribadisce quanto espresso dall’assessore Bertini: "Il Comune ci aveva dato due obiettivi: proporre opere del grande repertorio e organizzare anteprime riservate ai giovani. Lo abbiamo fatto. Ora aspettiamo il riscontro della città. In ogni caso, questa è una semina per ottenere il pubblico del futuro". De Vivo aggiunge che "possiamo avvalerci della qualità altissima dello staff tecnico e amministrativo, che ci consente di realizzare spettacoli con grande sicurezza e ritorno di immagine. Quest’anno ritroviamo lo spazio temporale giusto, che afferma una tradizione della città. Lo spostamento a settembre avvantaggiava le prove, ma allontanava da una ritualità che fa parte della stagione stessa. Abbiamo voluto ritrovare questa ritualità". Il direttore artistico dichiara inoltre che questa produzione valorizza le forze del territorio che producono musica: l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il Coro Lirico ‘Bellini’ e l’Orchestra Fiati di Ancona’.

r. m.