La bellezza come fonte di sviluppo Il grande lavoro svolto dal Fai

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La bellezza, quella riguardante i luoghi, la natura, la storia, è un elemento molto importante per i vari Paesi, specialmente per l’Italia. L’attenzione verso la bellezza permette infatti di aumentare il turismo e ciò porta benefici all’economia, creando lavoro, aumentando gli investimenti e le idee per rendere tutto ciò sempre più produttivo. Probabilmente è proprio in quest’ottica che pochi giorni fa, con l’istituzione del governo Draghi, è stato reintrodotto il Ministero del Turismo. Tra le varie associazioni che si occupano della salvaguardia delle "bellezze d’Italia" una delle più conosciute è sicuramente il Fai, acronimo di "Fondo per l’Ambiente Italiano", fondazione nata nel 1975 per tutelare e valorizzare il paesaggio italiano, restaurando beni storici e artistici. Questa associazione tenta anche di rendere fruibili beni abbandonati, come castelli antichi. Uno dei tanti luoghi che il Fai mantiene e che attira un vasto pubblico, è "L’Orto sul Colle dell’Infinito", a Recanati. E’ stato dato in concessione a questa associazione nel 2017 dal Comune di Recanati, dal Centro Nazionale Leopardiani e dal Centro Mondiale della Poesia e della Cultura "Giacomo Leopardi". L’obiettivo del Fai è quello di unire i due aspetti del Colle dell’Infinito: quello paesaggistico e quello filosofico, visto che "l’Orto sul Colle dell’Infinito" è il culmine di una vera e propria "visita guidata" dentro la poesia, accompagnata da proiezioni che ci fanno immergere nei celebri versi leopardiani; il percorso si può concludere sedendosi e interpretando la celebre composizione del nostro poeta e ognuno di noi può collegarsi a: FAI L’INFINITO e scoprire le "infinite letture". Al di là delle polemiche sul fatto che la bellezza sia un’attività economica, questo settore genera il 12% della ricchezza del nostro Paese. Siamo davvero fortunati a vivere in un territorio così meraviglioso, in cui la bellezza è sempre sotto i nostri occhi. Una delle ricchezze principali dell’Italia è proprio la varietà di paesaggi, li abbiamo tutti, dalla montagna alla collina, la pianura e il mare, le spiagge di sabbia e rocciose, le isole, i vulcani, i borghi storici, le città d’arte, i monumenti, i quadri, le sculture e le biblioteche. Abbiamo così tanta bellezza che tutto il mondo ci conosce come il Bel Paese. Forse non dovremmo focalizzarci sul fatto se sia giusto o no sfruttare economicamente la bellezza del nostro Paese, ma dovremmo cercare di farlo in modo che porti maggior sviluppo del settore turistico, ma soprattutto ad una valorizzazione del territorio.

Giulia Abbondanza IIIA