"La dolce ala della giovinezza" Un classico che riparte da Fabriano

Il riallestimento del testo di Tennessee Williams è stato realizzato al teatro Gentile. Regia e costumi sono firmati dal Maestro Pier Luigi Pizzi, la protagonista è Elena Sofia Ricci

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Un intramontabile classico di Tennessee Williams tradotto da Masolino D’Amico. Regia, scene e costumi firmati da un Maestro come Pier Luigi Pizzi. Un’interprete d’eccezione come Elena Sofia Ricci. Sono vari i motivi che rendono "La dolce ala della giovinezza", in scena venerdì al Teatro Gentile di Fabriano, un appuntamento imperdibile. Lo spettacolo, inserito nella stagione promossa dal Comune e curata dall’Amat, arriva in scena al termine di una residenza di riallestimento nella città della carta, che si conferma luogo ideale per la preparazione di lavori teatrali e concerti. Lo spettacolo andrà in scena venerdì (ore 21) al Teatro Gentile di Fabriano e domenica 18 (ore 21) alla Fenice di Senigallia.

"Dopo il debutto dello scorso anno ad Ascoli Piceno sono molto contento che anche per questa nuova tournée lo spettacolo possa ripartire dalle Marche, terra di teatri meravigliosi come lo è il Teatro Gentile – ha detto ieri Pier Luigi Pizzi presentando l’evento – Questo è uno spettacolo a cui tengo molto. Ci ho messo 70 anni di lavoro per conquistare l’innocenza anche in scena, e mi sembra che questo lavoro ne dia conto. La proposta del Teatro della Toscana di pensare a un progetto di regia per ‘La dolce ala della giovinezza’ è stato di grande stimolo e dopo un’attenta lettura, ho accettato, forte del fatto che avrei avuto la presenza nel cast di Elena Sofia Ricci nel ruolo della protagonista. Come d’abitudine il mio progetto comprende l’ambientazione e i vestiti".

Pizzi sottolinea che "Williams ha una straordinaria abilità a costruire personaggi femminili al limite del delirio. Alexandra del Lago, star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato a una triste fine, una volta che ha perduto il suo unico bene, la gioventù. Mi piace sottolineare come la giovinezza sia uno stato del cuore, si può essere sempre giovani o non esserlo mai, quello che determina la giovinezza è la curiosità rispetto a ciò che accade. Williams, da grande drammaturgo è capace sempre di stupirci, sovvertendo genialmente il destino della nostra eroina".

L’assessore alla cultura Maura Nataloni definisce il Teatro Gentile "casa degli artisti", ed Elena Sofia Ricci "una profonda conoscitrice di Fabriano", ricordando che ha girato in città, per un lungo periodo, due edizioni della fiction televisiva ‘Che Dio ci aiuti’. "In città ho potuto ritrovare molte persone care – conferma l’attrice – e l’occasione di lavorare in questo splendido teatro rappresenta una grande opportunità, come lo è quella di poter tornare nei panni di Alexandra del Lago, il personaggio che interpreto in questo spettacolo, di cui ho imparato a conoscere il senso di fragilità e cinismo che lo anima. Rinnovare l’incontro con la drammaturgia di Tennessee Williams, che ho amato fin dai primi tempi del mio lavoro di attrice, rappresenta una grande occasione per la sua capacità di rappresentare personaggi sull’orlo del baratro".