"La formazione qualificata è fondamentale per attrarre le produzioni"

Francesco Gesualdi, direttore responsabile di Marche Film Commission, sta contribuendo a far decollare il settore cultura della regione. Con Iginio Straffi alla guida della Poliarte, si sta lavorando per risolvere la criticità della formazione e della manodopera qualificata. 107 richieste per film e serie tv, 42 documentari e cortometraggi. Marche pronte a volare sui maxi schermi del cinema.

"La formazione qualificata è fondamentale per attrarre le produzioni"

"La formazione qualificata è fondamentale per attrarre le produzioni"

Le Marche pronte a volare sui maxi schermi del cinema: motore, ciak, azione. Parola di Francesco Gesualdi, direttore responsabile di Marche Film Commission, che da qualche anno sta contribuendo a far decollare il settore cultura della regione. Ora, con Iginio Straffi alla guida della Poliarte, che formerà gli sceneggiatori di domani, tutto sembra ancora più concreto. "La formazione è una delle criticità che vogliamo impegnarci a risolvere – fa Gesualdi –. L’incremento costante di film che si girano qua richiede una manodopera qualificata. Sia nelle capacità rispetto all’innovazione, nel senso di saper gestire tutto quello che le nuove tecnologie offrono, sia circa le maestranze tradizionali. Il territorio deve offrire sempre più manovalanza, anzi voglio parlare di professionisti qualificati. Con Straffi abbiamo in mente grandi cose, ma non lavoreremo solo con la Poliarte. Ho a cuore il tema della formazione e punteremo persino sulla capacità manageriale dei produttori: per crescere – continua – bisogna competere con strutture minimamente organizzate, che sappiano dove trovare fondi, che abbiamo coraggio di capitalizzare le società, perché con le micro imprese si rischia la marginalità di operare solo all’interno del territorio. L’ambizione è prendere per mano persone e strutture di buona volontà che abbiano voglia di crescere e noi siamo a disposizione anche per questo tipo di formazione".

"Quando parlo coi produttori – riflette – tutti discutono della difficoltà di trovare maestranze qualificate, uno degli aspetti più importanti da cogliere e da risolvere. Perché scarseggiano. E soprattutto è necessario che i professionisti risiedano là dove si vuole ambientare la pellicola, perché fa punteggio nei vari bandi".

Il 2023, dopo ´Che Dio ci aiuti´ e ´Il corsetto dell’imperatrice´ (produzione internazionale girato anche ad Ancona), è stato l’anno di Raoul Bova e di Sergio Rubini. Sguardo lontano, quello di Gesualdi: "Il bando regionale? È stato un successo, la Commissione si esprimerà a febbraio. Per film e serie tv, sono arrivate alle Marche 107 richieste. C’è pure una produzione italo-cinese intenzionata a girare nel distretto del calzaturiero. Significa che qualora il progetto venisse finanziato, avremo circa 1 miliardo di spettatori nei canali tv a guardare le Marche. Non dico che arriverà 1 miliardo di cinesi ma sicuramente il territorio verrà valorizzato in un Paese dove i cinesi si muovono e viaggiano molto, l’Italia è molto appetita da loro. Sessantacinque le proposte tra film e serie tv, 42 i documentari e i cortometraggi. Per la prima volta – conclude – le Marche vengono individuate dagli operatori e dai produttori come un luogo fruibile per le riprese".

Nicolò Moricci