
Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli
Il via ai lavori preliminari per la realizzazione di un Centro per i rimpatri alle spalle dell’aeroporto di Falconara ha sorpreso tutti, in particolare le istituzioni locali. A partire dall’ente capofila, ossia la Regione Marche. Il presidente, Francesco Acquaroli, a caldo ha chiesto tempo per capire meglio i contorni della notizia diffusa l’altro ieri dal Resto del Carlino e confermata dal prefetto di Ancona, Saverio Ordine. Ieri il governatore ha voluto ribadire alcuni concetti e affrontarne altri, partendo dall’analisi del metodo e del merito della questione: "Non mi ha fatto piacere certo venire a conoscenza di una procedura avviata per realizzare il Cpr a Falconara leggendo la notizia sulla stampa – racconta Acquaroli al Carlino – Qui siamo nell’ambito del metodo e questo punto va chiarito per il futuro. È chiaro che qualcosa non ha funzionato sotto il profilo comunicativo. Detto ciò, si passa al merito della vicenda, nell’ambito nazionale dell’emergenza migranti, comprendere anche quale sia il ruolo delle Marche. Il Governo sta giustamente predisponendo una sua strategia di contrasto al fenomeno dell’immigrazione irregolare, noi siamo disponibili a collaborare ma voglio capire, attraverso il dialogo tra istituzioni, i compiti e le funzioni di ognuno. Se la strategia nazionale prevede un Cpr in tutte le regioni è un conto, altrimenti sarà necessario capire bene cosa fare e come farlo. Lungi da noi creare problemi mettendoci di traverso, siamo a disposizione del Ministero e della Prefettura per approfondire tutti gli aspetti della questione. Lo chiedo in quanto rappresentante dei marchigiani sul territorio che poi sono i primi a chiedere conto di ciò che si fa, specie in un periodo in cui c’è da seguire l’emergenza alluvione e così via. La gente a cui noi dobbiamo dare delle risposte, dettagli compresi. Vorrei ribadire un concetto: nessuna polemica nei confronti delle autorità, ma anche chiarezza su dove si sta andando e con quali intenzioni".
Palazzo Raffaello ha ricevuto una preliminare comunicazione da Ministero in merito al Centro per i rimpatri più o meno un anno fa, quando in prefettura sedeva ancora Darco Pellos, passato poi a Venezia a fine 2023. Una notizia che era stata ripresa dalla stampa proprio a settembre dell’anno scorso e in quell’occasione sia la Regione che il Comune di Falconara, gli enti maggiormente toccati dal provvedimento, si erano dichiarati scettici se non contrari al Cpr nell’area dell’ex aeroporto militare. Un anno di sostanziale silenzio, poi l’inizio della fase delle indagini geofisiche della struttura di via delle Caserme, con i lavori ufficialmente iniziati il 18 settembre con durata 49 giorni per un importo di circa 50mila euro.
Tornando al merito della questione, Francesco Acquaroli detta le tappe del confronto: "Adesso facciamo passare l’importante appuntamento del G7 Interni ad Avellino, questa settimana, e Salute ad Ancona la prossima, poi approfondiremo la questione col Ministero – aggiunge il presidente della Regione Marche – questione di un paio di settimane".