La segretaria Bomprezzi: "Pd in un’alleanza ampia. Il modello Sardegna ora è possibile anche qui"

La vittoria della Todde ha coinciso con il suo primo anno alla guida del partito "Nelle Marche il rapporto con il Movimento Cinque Stelle è molto buono. Dobbiamo sforzarci di lavorare perseguendo l’unità del centrosinistra".

La segretaria Bomprezzi: "Pd in un’alleanza ampia. Il modello Sardegna ora è possibile anche qui"

La segretaria Bomprezzi: "Pd in un’alleanza ampia. Il modello Sardegna ora è possibile anche qui"

di Sara Ferreri

Chantal Bomprezzi, segretaria regionale del Pd, si potrà arrivare a un ‘modello Sardegna’ nelle Marche?

"Innanzitutto vorrei evidenziare la mia felicità per la vittoria di Alessandra Todde a cui auguro buon lavoro. Quanto accaduto è la dimostrazione che per essere vincenti serve un Pd forte, un’alleanza ampia e un candidato autorevole".

Qual è la strada per un Partito democratico che a livello locale ha pagato non poco le divisioni?

"Gli elettori vogliono certezze e i litigi avvantaggiano soltanto la destra. Anche nella nostra regione, le Marche, dobbiamo sforzarci di lavorare perseguendo l’unità del centro-sinistra in alternativa alla destra, non solo in vista delle prossime elezioni regionali ma anche di quelle amministrative di quest’anno. In questo senso ci sono già degli esempi virtuosi nei territori, come testimoniato dalle relazioni dei segretari provinciali alla direzione regionale di sabato scorso. Certo dispiace che a Fano un fronte comune con i progressisti non sia stato possibile finora, e auspico che si continui a favorire il dialogo".

Dunque secondo lei è possibile consolidare un’alleanza anche con il Movimento 5 stelle? "Nelle Marche il rapporto in particolare con i Cinque stelle a livello regionale è molto buono. Penso ad esempio all’iniziativa della scuola di formazione dello scorso 17 febbraio a Chiaravalle, dove abbiamo potuto ospitare Roberto Fico accompagnato dal senatore Giorgio Fede, oppure alla collaborazione tra il gruppo Pd in Consiglio regionale con la consigliera grillina Marta Ruggeri".

In vista delle prossime elezioni regionali, secondo lei qual è la ricetta per tornare a vincere e governare la Regione?

"Al momento opportuno ne discuteremo negli organismi. Ad oggi il dato di fatto è che il ’modello Sardegna’ ha funzionato. Come Partito Democratico Marche continueremo a creare occasioni di ascolto e dibattito aperte alla società civile e alle altre forze politiche di centro-sinistra".

Quindi per le Marche si ricorrerà sicuramente alle consultazioni primarie? In che modo?

"Lo strumento di scelta del candidato verrà deciso solo in seguito ovviamente, quando sarà il momento e all’interno degli organismi".

Che tempi vi siete dati?

"Prima la coalizione".

La vittoria in Sardegna ha coinciso peraltro con l’anniversario delle Primarie aperte del Pd in cui sia Elly Schlein che lei siete diventate segretarie. Che lettura dà?

"Vorrei interpretare questa simpatica coincidenza come spunto per andare avanti ancora più convintamente. Come Pd Marche presenteremo presto un report del primo anno di lavoro. Colgo l’occasione per ringraziare la segreteria regionale, i volontari e i collaboratori del nostro partito, i nostri rappresentanti politici e istituzionali e tutte le persone che quotidianamente ci esortano a portare avanti con entusiasmo il nostro progetto".