La sfida è il turismo esperienziale: "Ma la vacanza deve essere lenta"

A Castelfidardo gli Stati generali del settore con i dati e i sondaggi di Confcommercio Marche Centrali

La sfida è il turismo esperienziale: "Ma la vacanza deve essere lenta"

La sfida è il turismo esperienziale: "Ma la vacanza deve essere lenta"

Le spiagge e il mare cristallino del Conero, la bontà dei prodotti enogastronomici, tra cui il brodetto all’anconetana, il relax e il verde per fare sport, tutto in un’ottica "slow", lenta, all’insegna del benessere, per tornare in città ricaricati. E’ la vacanza tipo di chi sceglie le Marche e in particolare l’Anconetano, un identikit raccontato sapientemente da Confcommercio Marche su elaborazione di dati UnionCamere. Emerge la centralità del turismo esperienziale che è in forte crescita nella regione, così come la ricerca di sport, svago e degustazione di prodotti appunto.

Se n’è parlato ieri agli "Stati Generali del Turismo Confcommercio Marche", giunti alla quarta edizione. Castelfidardo ha avuto l’onore di ospitarli al cinema teatro Astra sotto lo slogan "Ambasciatori dei valori della Regione Marche", a testimoniare una connotazione forte e ambiziosa per il territorio. Hanno tra i 29 e i 43 anni, in media, quei turisti e si dicono soddisfatti dell’enogastronomia, dell’ospitalità locale, della qualità della strutture e dell’organizzazione del territorio. Meno dell’intrattenimento, dei costi delle strutture e della ristorazione, dell’efficienza dei trasporti e dell’offerta culturale. In collegamento anche Marco Bruschini, direttore dell’Atim, che ha sottolineato in particolare l’importanza dei dati positivi che si stanno registrando sugli arrivi con un più 11 per cento e sulle presenze (più 14).

"Siamo sopra il livello Italia su tutti i parametri presi a studio – ha detto il professor Massimiliano Polacco, direttore generale Confcommercio Marche – Tra i motivi per cui il turista viene a vistarci c’è l’enogastronomia (19 per cento contro il 13,5 di parametro nazionale), per fare sport (11,6 contro 5,3) ma c’è ancora da fare, per quanto riguarda ad esempio il turismo esperienziale siamo a 45,8 per cento mentre quello italiano si attesta a 59,6".

Lo scorso anno le Marche hanno registrato più 8 per cento di stranieri. Il presidente Confcommercio Marche Giacomo Bramucci ha affermato: "La vera sfida è quella del turismo internazionale, servono strutture efficienti e voli efficaci che ben colleghino la nostra regione. Sul turismo esperienziale va costruito il futuro dell’accoglienza". Si punta ad attrarre il turismo estero appunto: "Puntiamo a potenziare i flussi dal Nord Europa – ha continuato Polacco – Il secondo mercato che vogliamo colpire è quello degli Stati Uniti. Occorre lavorare sulle infrastrutture, cambiare l’impostazione anni Sessanta che prevedeva solo mare-sole e puntare pure sui borghi, alle spa e al benessere che significa turismo di qualità, un’accoglienza molto diversa. La Regione deve darci risposte sull’aeroporto e sui voli di continuità. L’autostrada arriva nelle Marche anche se non le copre tutte. Dobbiamo lavorare molto sul collegamento ferroviario, bene su Milano, da fare meglio per Roma".

Centrale l’apporto dell’aeroporto per i collegamenti. L’accenno proprio da parte del governatore regionale Francesco Acquaroli: "Dopo Parigi e Barcellona stiamo lavorando ad altre mete". Tecnico l’intervento del professor Gian Luca Gregori, rettore dell’Università Politecnica delle Marche: "La strategia va fondata sul benessere. Il progetto di ristrutturazione degli hotel deve andare in quella direzione".