L’Ambulatorio sociale per chi è in difficoltà

Inaugurata la struttura nata grazie a Caritas, Croce Rossa, infermieri e medici che sono in prima linea per dare una mano

L’Ambulatorio sociale per chi è in difficoltà

La presentazione del progetto

Inaugurato l’Ambulatorio Sociale, chiaro segnale di quanto l’impegno e la collaborazione fra volontari, in questo caso Caritas, Croce Rossa, infermieri e medici specialisti in prima linea, e le istituzioni riescano a creare qualcosa di importante per la comunità. Il progetto è finanziato dalla Regione e offre un servizio alle fasce deboli della popolazione nella sede della Croce Rossa in via Brodolini. I volontari effettueranno visite ambulatoriali inerenti le specialità mediche: cardiologia, chirurgia generale, dermatologia, ecografia, endocrinologia, fisiatria, ginecologia, nefrologia, neurologia, ortopedia, otorino, pediatria, psicologia, urologia. L’accesso verrà su proposta dei centri d’ascolto della Caritas (in via Fontanelle aperto il martedì dalle 10 alle 12), dell’Ambito e dei medici di medicina generale, soggetti privilegiati per la relazione con gli indigenti e la valutazione dei loro bisogni primari e di salute. Ma c’è anche chi polemizza: "L’ambulatorio sociale - attaccano Lorenzo Armezzani e Vinicio Arteconi - offrirà servizi specialistici alle persone che non hanno soldi per rivolgersi alla sanità privata, visto che quella pubblica non dà risposte. Per questo al tempo stesso, è un brutto segno: è il segno del tracollo della sanità pubblica, come ha sottolineato puntualmente il dottor Gabriele Pagliariccio, dell’Ambulatorio Sociale Caritas di Senigallia, con il suo intervento conclusivo. Dobbiamo infatti ricordare che lo stato attuale della sanità, non è conseguenza di una serie di cause naturali e che il Covid ha aggravato solo in parte: è il frutto di consapevoli scelte strategiche che la politica ha immolato all’altare del libero mercato. Ma c’è un inciampo sulla strada del completo smantellamento del servizio pubblico: la Costituzione, le leggi approvate negli anni scorsi e oggi la Caritas con la sua iniziativa". L’Ambulatorio Sociale è dunque "motivo di scandalo" secondo i due esponenti dell’opposizione.

"Non possiamo non sottolineare – aggiungono - quanto le istituzioni, lodando il lavoro fatto dai volontari, siano intervenute per lavarsi una coscienza distratta quando non è complice dello smantellamento dei servizi e con essi dei diritti di tutte e di tutti. La sede scelta per la presentazione, l’oratorio della Carità, rischia così di essere di brutto auspicio quando la salute e l’assistenza erano relegate alla beneficenza del nobile di turno, un’era senza diritti, ante Costituzione. Noi siamo doverosamente riconoscenti all’impegno di tanti volontari che hanno realizzato questo progetto e che lo renderanno vivo nei prossimi anni".

Sara Ferreri