
Guido Armeni e la natura. E’ un rapporto consolidato quello tra l’artista anconetano-falconarese e il verde, l’ambiente. Basti pensare ai suoi famosi alberi, il soggetto che predilige. Di recente Armeni è stato coinvolto da due iniziative ‘in tema’, anche se una delle due è stata imprevista, per così dire, e non proprio gradita (ma poteva andare peggio). La prima è una mostra che ha visto gli alunni della scuola Peter Pan di Falconara esporre le loro opere. La seconda è l’azione di protesta contro il cambiamento climatico che ha avuto come ‘vittima’ la statua di Stamira, opera di Armeni che da anni abbellisce l’omonima piazza. La scultura si è vista mettere in testa un telo bianco simile a un cappello, mentre al braccio è stato legato un cartello con su scritto: ‘Meglio un po’ di vernice su un monumento in segno di protesta o lo stesso monumento sommerso da un’alluvione? Stop al fossile. Una certezza scientifica: se questo non avverrà alluvioni, siccità e altri eventi estremi si moltiplicheranno’. Il bello è che la statua non è stata verniciata, cosa che Armeni ha apprezzato molto. In fondo anche a lui sta a cuore il bene del nostro amato pianeta, pur non approvando certi ‘estremismi’ ambientalisti, con il loro approccio ideologico. Alla fine, comunque, è stato lui stesso a togliere il cartello e il ‘cappello’ dalla sua opera. Meglio è andata la seconda iniziativa, ovvero la conclusione del progetto ‘Pop Art Alberi in movimento’, sviluppato dalla seconda sezione della scuola dell’infanzia ‘Peter Pan’. L’esito finale è una mostra ospitata nella sala adiacente al Centro Pergoli. Le insegnanti Lorella Marini e Marcella Tarallo hanno scelto i lavori più significativi dei loro alunni di quattro e cinque anni. Per il taglio del nastro è intervenuto appunto Guido Armeni, il quale ha anche portato una sua opera per far fare un’esperienza tattile ai bambini. ‘E’ un albero giallo, molto materico. Ho invitato i bambini a toccarlo come volevano. I lavori che hanno fatto per la mostra sono belli. Credo che bisognerebbe lasciare i bambini liberi di esprimere la propria grande fantasia’. Quella di Armeni, intanto, continua a essere apprezzata a livello internazionale. Lo dimostrano le opere vendute di recente dalla sua gallerista ad Hong Kong e a Londra.
r. m.