
Le manate con la vernice nera in tribunale fotografate dalla scientifica
Manate di vernice nera per imbrattare il tribunale, la Procura dorica ha aperto un fascicolo per l’azione di protesta che si è verificata mercoledì mattina da parte di cinque attivisti di Ultima Generazione. Sono indagati per deturpamento e imbrattamento di cose altrui anche se le contestazioni a loro carico sono destinate ad aggravarsi perché il palazzo ha un vincolo storico ed è tutelato dalla Sovrintendenza delle Belle Arti. I manifestanti hanno sporcato di proposito Palazzo di Giustizia utilizzando vernice nera con cui hanno imbevuto le proprie mani per poi lasciare le proprie impronte sui muri esterni, al portone d’ingresso, per terra e anche sui muri interni del tribunale. Decine e decine di manate che hanno creato un danno all’immobile.
L’azione di protesta è stata fatta in concomitanza con il primo giorno del G7 Salute. I manifestanti avevano parlato di "un’azione di disobbedienza civile non violenta per denunciare l’ipocrisia dell’incontro dei ministri della Salute dei Paesi del G7 in una città e in un territorio in cui la politica e le istituzioni sono conniventi da decenni con l’industria del fossile e del turismo delle crociere, causa di inquinamento dell’ambiente e di perdita della salute dei cittadini". La Digos li aveva poi portati in questura e denunciati per danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e manifestazione non prevista. La presidenza del tribunale ha fatto già pulire ad una ditta specializzata il portone di legno. Un’operazione che è costata 180 euro ma che non è conclusa perché si dovrà passare sul legno del portone anche un apposito solvente per restituire il coloro uniforme. Più complicata è la procedura di pulizia dei muri esteri e intemi perché il palazzo è vincolato quindi l’intervento da fare dovrà essere approvato dalla Sovrintendenza. Il tempo stimato per il ripristino è di almeno un mese, va fatto un appalto. Intanto le mura esterne con le manate impresse sono state incerottate con dei fogli plastificati per coprire l’imbrattamento durante il G7. Il tribunale era stato ristrutturato nelle quattro facciate appena due anni fa con tanto di inaugurazione per i lavori terminati ad ottobre del 2022 e un nuovo impianto di illuminazione estema. Un progetto di restyling costato quasi 2 milioni di euro e che sta proseguendo all’intemo della struttura con un altro finanziamento, anche dai fondi Pnrr, che prevede una messa in sicurezza per la struttura e una riqualificazione che renda Palazzo di Giustizia più accogliente con nuovi ascensori. Un nuovo impianto di areazione, il rifacimento della copertura con un pacchetto termico isolante.