Lavori pubblici, rebus degli appalti. Raffica di cantieri per il G7 Salute. Sorpresa, vincono aziende locali

Per la prima volta è stato applicato il criterio della territorialità delle imprese voluto dalla giunta Silvetti "Così avremo maggior trasparenza e possibilità di evitare i soliti rischi che si corrono con ditte lontane".

Lavori pubblici, rebus degli appalti. Raffica di cantieri per il G7 Salute. Sorpresa, vincono aziende locali

Lavori pubblici, rebus degli appalti. Raffica di cantieri per il G7 Salute. Sorpresa, vincono aziende locali

Massima priorità ai lavori a Portonovo, al via al massimo entro la seconda metà di maggio i lavori previsti nell’ambito dei finanziamenti per il G7 nella baia. I lavori pubblici del Comune attendono alcuni pareri tecnici necessari dal Parco del Conero (forse in arrivo oggi) per il via libera all’intervento che dovrà essere portato a termine necessariamente il prima possibile in modo da non arrecare troppo disturbi alla stagione balneare, per quell’epoca già in pieno fermento. In questi giorni sono in corso le varie procedure per arrivare alle progettazioni – da qui l’importanza del parere tecnico dell’Ente Parco – e infine giungere agli appalti e agli affidamenti. Per l’approvazione di una serie di provvedimenti molto importanti e non rimandabili ieri la giunta ha deciso di fissare una seduta urgente per il 30 aprile prossimo visto che quella di routine, prevista solitamente di giovedì, cadrà nel giorno di festa per le celebrazioni della Liberazione del 25 Aprile.

Intanto il servizio Lavori Pubblici non è rimasto con le mani in mano e sulla delicata partita del G7 Salute, con 2,8 milioni di euro concessi per organizzare l’evento internazionale che si svolgerà a inizio ottobre prossimo, ha già applicato gli Accordi Quadro per individuare le ditte che si occuperanno dei lavori di tutti e 4 i lotti in cui la partita è stata divisa. La vera notizia, tuttavia, non è questa, quanto il fatto che per una delle prime volte è stato applicato il nuovo regolamento approvato dalla giunta su proposta dell’assessore Stefano Tombolini, ossia il criterio della territorialità delle imprese. Ne avevamo scritto mesi fa e lo stesso assessore aveva paventato la possibilità di arrivare a quel regolamento: "Così facendo avremo due vantaggi primari: privilegiare le aziende del territorio e avere maggior trasparenza e possibilità di evitare i soliti rischi che si corrono con appalti extraterritoriali – spiega Tombolini al Carlino – Abbiamo invitato una serie di imprese quasi tutte delle Marche e applicando il concetto dei punti è stato possibile scegliere quelle che davano migliori garanzie. Sono certo che avremo dei vantaggi evidenti in tal senso".

E in effetti le ditte che hanno partecipato alle gare d’appalto in Accordo Quadro per i 4 lotti del piano ‘G7 Salute’ sono state 25: analizzando la loro provenienza ci siamo accorti che 21 erano tutte con la sede nelle Marche e soltanto quattro, due dall’Emilia Romagna (una di Saludecio, Rimini, l’altra di Forlimpopoli, Forlì-Cesena) e altrettante dall’Umbria (Bastia Umbra e Trevi, provincia di Perugia). Alla fine tre dei quattro lotti sono andati a una ditta di Serra Sant’Abbondio (PU), Ancona e Cagli (PU).

Pierfrancesco Curzi