PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Lazzabaretto all’Arci. Ma ancora i documenti non sono stati firmati. La stagione inizia tardi

La data del 15 giugno scritta nel bando difficilmente sarà rispettata e non sarà buona neanche quella del primo luglio. L’associazione dovrà farà in fretta: ha quindici giorni di tempo per programmare due mesi.

La data del 15 giugno scritta nel bando difficilmente sarà rispettata e non sarà buona neanche quella del primo luglio. L’associazione dovrà farà in fretta: ha quindici giorni di tempo per programmare due mesi.

La data del 15 giugno scritta nel bando difficilmente sarà rispettata e non sarà buona neanche quella del primo luglio. L’associazione dovrà farà in fretta: ha quindici giorni di tempo per programmare due mesi.

Sarà un anno transitorio e con una serie di disagi il primo della concessione quinquennale per la gestione del pacchetto ‘Lazzaretto Estate’. Nonostante siano passati più di dieci giorni dall’apertura delle buste per quel bando, al centro di aspre polemiche a causa di una modifica sostanziale del testo in corso d’opera, ancora la firma sulla concessione all’Arci non c’è. L’intera settimana è passata inutilmente. O meglio, sono state affrontate alcune pratiche burocratiche, ma visto il ritardo totale con cui la macchina amministrativa s è mossa per preparare il bando, ben sapendo che quello precedente era scaduto alla fine della stagione estiva 2024, ci si attendeva passaggi più rapidi. Una riunione tecnica fissata ieri è stata anch’essa rinviata a lunedì prossimo, altre scadenze dilazionate: "Stiamo provvedendo all’aggiudicazione, penso che i primi giorni della settimana prossima procederemo alla pubblicazione" spiega la dirigente del settore cultura, l’architetto Viviana Caravaggi Vivian. A questo punto una cosa è certa: la data del 15 giugno, quella che ufficialmente è scritta nel bando come inizio della stagione di quello che possiamo ormai considerare ancora come ‘Lazzabaretto’ (se avessero vinto altre associazioni avrebbero dovuto cambiare nome in quanto l’Arci ha provveduto, in passato, a registrare il marchio), non verrà rispettata. Avanti di questi passo potrebbe non essere rispettata neppure la prossima data ideale, ossia il 1° luglio. Questo ritardo, ripetiamo incomprensibile visto che il Comune ha avuto un anno per organizzarsi, provocherà sicuramente disagi al concessionario, sia per quanto riguarda gli incassi del bar che per l’organizzazione dell’arena cinema nel canalone della Mole. Per fortuna l’Arci impiegherà meno tempo di altri per rimettere in piedi una struttura che ha gestito nel precedente quarto di secolo, ma per le modifiche degli ‘aspetti qualitativi’, richieste espressamente nel bando, bisognerà quanto meno attendere il prossimo anno. L’altro problema riguarda la direzione lavori pubblici che ha chiesto per tempo alla ditta appaltatrice di liberare l’area attigua al molo del Lazzabaretto. I tempi si sono allungati però e quello spazio non sarà disponibile prima del 15 giugno. Calcolatrice alla mano quindi, gli organizzatori avranno appena due settimane per preparare una stagione di due mesi. In effetti dopo il nostro sopralluogo sul posto abbiamo potuto appurare come l’area sia completamente ridotta all’abbandono, più o meno come è stata lasciata alla fine della precedente edizione. Solo con il cantiere liberato sarà possibile attivare le ditte che dovranno trasportare e realizzare gli arredi del Lazzabaretto, montare lo schermo e preparare l’area dello spazio cinema.