CLAUDIO DESIDERI
Cronaca

Le Giornate del Fai. Chiesa di Portonovo, in coda da tutta Italia. Aperta la prefettura

Boom di visitatori nella baia per lo splendido edificio romanico. File anche per il palazzo di piazza del Papa e per San Francesco.

Le Giornate del Fai. Chiesa di Portonovo, in coda da tutta Italia. Aperta la prefettura

Le Giornate del Fai. Chiesa di Portonovo, in coda da tutta Italia. Aperta la prefettura

Ancona, ieri, è stata la meta preferita da visitatori curiosi e appassionati di storia ed arte. La città, con le "Giornate del Fai di Primavera", indette per questo fine settimana, ha aperto i suoi tesori e come sempre la risposta è stata elevatissima. Lunghe code si sono formate sin dal mattino per visitare luoghi che, come è negli obiettivi del Fai sono difficilmente visitabili o luoghi aperti ma spiegabili in maniera diversa. Tra le mete preferite la chiesa di Santa Maria di Portonovo la cui apertura è stata organizzata dai Giovani del Fai. Grazie ad un servizio gratuito di navetta dal parcheggio a monte è possibile raggiungere la Baia e godersi un gioiello romanico unico nelle Marche. "Questo è un luogo – ha detto Federico Tombolini, Capo gruppo Fai Giovani – che risponde pienamente ai tre temi cari alla nostra associazione: storia, arte e ambiente. Lo scorso anno, per le Giornate d’Autunno, sono venuti a Portonovo più di 6.500 visitatori provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero".

Ieri, infatti, abbiamo incontrato piemontesi, umbri, laziali, toscani e anche tedeschi che hanno partecipato alla visita gratuita e guidata dagli studenti della Scuola Media Lorenzo Lotto di Loreto. "Tra i nostri obiettivi – ha proseguito Tombolini – c’è proprio quello di avvicinare i giovani all’amore per i beni culturali e ambientali. Con queste giornate, inoltre, raccogliamo, con le offerte dei visitatori, circa il 70% dei fondi necessari all’associazione per realizzare mostre, interventi di manutenzione e di restauro dei 63 luoghi italiani di proprietà del Fai. Nelle Marche c’é il Colle dell’Infinito".

La chiesa di Santa Maria, dopo questi due giorni di apertura straordinaria, tornerà ad essere aperta grazie alla convenzione tra la Regione Marche, la Soprintendenza archeologica e il Fai, sottoscritta lo scorso anno e rinnovata per il 2024. Attualmente in fase di definizione, le aperture saranno presumibilmente queste: da maggio la domenica dalle 10 ale 12.30; nel mese di giugno sabato e domenica dalle 17.30 alle 19.30; luglio e agosto dal giovedì alla domenica delle 17 alle 19.30.

Ad Ancona città sono state invece tre le aperture significative: la chiesa di san Francesco alle Scale, il Palazzo della Prefettura e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale. La bellissima chiesa di san Francesco, con la facciata realizzata nel 1454 dal grande architetto Giorgio Orsini da Sebenico e la sua splendida pala d’Altare di Lorenzo Lotto rappresentante l’Assunzione è stata raccontata dai volontari del Gruppo FAI Ponte tra Culture di Ancona, anche in diverse lingue, in un periodo altamente significativo per la spiritualità francescana. Iniziato nel 2023 con gli 800 anni della Regola francescana, si concluderà nel 2026 con l’ottavo centenario della morte di san Francesco. Moltissimi sono stati i visitatori che si sono recati in piazza del Plebiscito per visitare il Palazzo della Prefettura che ha aperto le sue antiche porte per far ammirare gli storici ambienti del palazzo che è Ufficio territoriale del Governo ma anche uno degli edifici più belli di Ancona, disegnato dall’architetto Francesco di Giorgio Martini nel 1484, con lo splendido doppio portale di Pietro Amoroso e la torre civica del 1581.

Per queste Giornate di Primavera il Fai ha contribuito a rendere possibile anche la visita ad un edificio che non è parte della storia antica di Ancona ma è sicuramente parte della bellezza che rende la città un luogo migliore in cui vivere: l’Istituto Zooprofilattico. Realizzato nel 2019 dallo studio Sardellini Marasca Architetti, "è pensato come un grande parallelepipedo allungato che si allaccia alla sede attuale sul lato corto mentre dall’altro si adagia sulla collina esistente integrandosi al paesaggio circostante". Il progetto è risultato primo classificato nella gara di affidamento dell’incarico nel 2011.