
Anche per oggi bollino giallo per Ancona con temperature oltre i 30 gradi
Nella morsa dell’anticiclone Caronte che infiamma l’Italia, Marche comprese. Il caldo torrido continua a non concedere tregue, ormai da giorni, dunque si studiano soluzioni che possano permettere di contrastare l’afa. Dopo le richieste dei giorni scorsi da parte delle organizzazioni sindacali – con la Uil in testa – a Palazzo Raffaello per emanare un’ordinanza che potesse sospendere l’orario di lavoro per le categorie più esposte nella fascia centrale della giornata, misure anti stress termico, oggi è stato programmato, come anticipato dall’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Maria Antonini, un vertice con le parti sociali e le categorie. Lo ha annunciato, ieri, a margine della presentazione del G7 Salute, il governatore Francesco Acquaroli. "Faremo una riunione domani (oggi, appunto) e cercheremo di concertare quelle che dovranno essere le azioni", ha spiegato il presidente. E in particolare, sull’eventuale possibilità di "vietare il lavoro nei settori agricolo, edile ed affini, in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12.30 alle 16", parole della Uil, Acquaroli ha chiarito: "Prima di prendere la decisione è necessaria la condivisione con i sindacati, le associazioni di categorie e produttive. Tutto questo dovrà avvenire, infatti, d’accordo tra la filiera istituzionale, i sindacati e le attività stesse".
Ancona, fino a domani, come disposto dal Ministero della Salute, rimarrà gravata da un livello di allerta pari al bollino giallo. E anche oggi le temperature, non certo una novità, dovrebbero varcare i 30 gradi. Per quale soluzione opterà la Regione, se in linea con quelle già adottate in alcuni territori confinanti, lo si scoprirà oggi. A proposito di caldo (ed emergenza climatica), nel pomeriggio di ieri, fuori dalla sede regionale si sarebbe dovuto tenere un presidio di un’associazione che combatte per il clima. Un presidio che non c’è mai stato, al contrario di una folta presenza della Polizia. Da quanto emerso, gli ambientalisti avrebbero dovuto consegnare una lettera ad Acquaroli. Ma all’uscita del governatore i manifestanti non si sono palesati.
Sui tavoli del presidente, intanto, restano aperti diversi dossier. Non solo quello per il caldo. Tra quelli più corposi, infatti, resta il pacchetto Ancona International Airport. In mattinata Acquaroli aveva rivendicato il traguardo con Lufhtansa, compagnia che ha collocato le Marche tre le cinque destinazioni più appetibili su 220. Poi è tornato a parlare del bando di continuità territoriale. Il primo ottobre incombe, il G7 Salute pure. Avere (ancora) i collegamenti diretti con Milano e Roma è essenziale, senza alcuna interruzione tra SkyAlps (che opera dal primo aprile in sostituzione di Aeroitalia) e chi verrà (non è escluso che il vettore altoatesino possa restare). Ma intanto chissà che in qualche modo la stessa Lufthansa, per il tramite di Ita Airways, non possa affacciarsi al Sanzio, forte del primato che già ottiene con Monaco.
"Sul bando non mi esprimo – ha chiarito Acquaroli – è pubblico. Lasciamo al libero mercato la scelta. Su Lufthansa, invece, abbiamo avuto un’indicazione importante che accresce l’appel della regione verso il mercato estero e conferma che di fronte ad una carenza di offerta, quel vuoto è stato presto colmato. Ci fa piacere l’attenzione per l’aeroporto, come i dati in costante crescita. Senza cullarci sugli allori, questo deve fungere da stimolo per fare di più. Mi sento quotidianamente con l’amministratore delegato Alexander D’Orsogna per capire cosa fare, perché i numeri dei flussi hanno importanti risvolti sul territorio".