
Ida Simonella, ex assessore al Bilancio, sconfitta alle elezioni da Daniele Silvetti
di Pierfrancesco Curzi
Ida Simonella, l’attuale assessore Zinni ha usato il termine ‘disastroso’ per definire il bilancio ereditato sostanzialmente da lei. Come replica?
"Con i dati. La giunta precedente ha raccolto circa 100 milioni di risorse a fondo perduto, prevalentemente su bandi vinti. Un’ottantina li riceve in dote Zinni, aspettiamo che li cali a terra. Abbiamo lasciato le partecipate in ottima salute, con utili a riserva per investimenti. In un anno l’attuale giunta ha ‘prelevato’ un paio di milioni dalle riserve per destinarle a spesa immediata, per gli eventi soprattutto. Oggi la società che gestisce i parcheggi si accolla centinaia di migliaia di costi per gli eventi in città, con la sosta continua a fare utili, eppure il Comune aumenterà le tariffe della sosta. Ognuno giudichi queste azioni secondo il criterio del buon padre di famiglia".
Conerobus, a proposito di partecipate?
"Ha chiuso i bilanci in equilibrio dal 2014 al 2021. Solo nel 2022 c’è stata una perdita elevata per effetto del caro carburanti. Vuole una cifra? Il costo del metano nel bilancio è passato da 859mila euro del 2021 a 3.500.000 nel 2022 a parità di km percorsi. Stato e Regione Marche hanno deliberato una serie di ristori per questa straordinarietà del 2022 per tutte le aziende del TPL delle Marche. L’atto regionale che assegna questi ristori esplicita che vanno riferiti alle attività del 2021 e 2022, ma sono finiti per scelta del Comune nel bilancio Conerobus del 2023. Così figura una grossa perdita dal passato e un equilibrio oggi. Ai fini aziendali non cambia nulla, ai fini della narrazione politica molto".
In fondo anche lei fa parte della politica?
"Beh, che il bilancio del Comune sia solido non lo dico io. Basta leggere la relazione sugli equilibri, redatta dal ragioniere capo e validata dai revisori, fatta approvare dall’assessore al bilancio martedì in consiglio. È utile non fermarsi a leggere i titoli come fa il ministro Sangiuliano e avere l’umiltà di leggere e studiare, invece di sparare giudizi fuori luogo".
Il Comune è comunque in disavanzo straordinario, no?
"E lo dice a me? Fin dal 2014 ci si è messi sotto a lavorare per controbilanciare gli enormi vincoli che quello produceva sull’utilizzo delle risorse, anche sul non speso, le cosiddette partite in avanzo. Si è lavorato a testa bassa, tutti, uffici e amministrazione, per cercare risorse da altre parti e i 100 milioni che arrivano dai bandi vinti derivano da questo lavoro. E potrei citare anche la situazione di cassa, un buon indicatore di solidità. Oggi sono pure caduti i vincoli legati all’utilizzo dell’avanzo".
Quindi tutto a posto?
"Niente è a posto per sempre in un bilancio comunale, i bisogni da soddisfare sono enormi rispetto alle disponibilità, i vincoli normativi si ampliano e spesso si naviga a vista. Bisogna capire che il bilancio di un Comune va maneggiato con parecchia sobrietà, umiltà e competenza. È lo strumento per costruire il bene della città a breve e medio termine e non il cassetto dove trovare i soldi per il consenso spicciolo".