L’istituto con i numeri più alti: "Ma qui abbiamo molti stranieri"

La dirigente Marincola: "La Da Vinci è al porto dove vivono tanti operai bengalesi"

L’istituto con i numeri più alti: "Ma qui abbiamo molti stranieri"

L’istituto con i numeri più alti: "Ma qui abbiamo molti stranieri"

"La Da Vinci ha un numero di alunni non praticanti la religione cattolica tra i più alti della provincia? Non mi sorprende, dato che a scuola è molto alta la presenza di stranieri, soprattutto di origini bengalesi. Ciò perché il plesso è nei pressi del porto, dove risiedono molti genitori extracomunitari che lavorano nel settore della manovalanza". Commenta così la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Posatora-Piano-Archi, Rosa Marincola, tra i cui plessi totali (otto) fa parte anche la scuola primaria di via Marconi.

La preside lo fa analizzando i dati rilasciati in un approfondimento dall’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (Uaar): "La nostra scuola la definirei a tutti gli effetti multietnica, internazionale — aggiunge — La caratteristica principale è quella dell’inclusione, dell’accoglienza, di essere aperta a tutte le problematiche esistenti". Avere una scuola di questo tipo "pone tutta una serie di problematiche — prosegue — Ci sono ad esempio tanti alunni che arrivano, non conoscono bene la lingua, e noi ci attiviamo per aiutarli, con interventi di recupero e di alfabetizzazione dell’italiano L2. Facciamo di tutto perché questi bambini abbiano una formazione, delle opportunità".

Sono tantissimi i progetti promossi dalla scuola "come le uscite sul territorio per conoscerlo meglio — spiega ancora — Qui gli insegnanti hanno imparato ad adattarsi ai ragazzi, talvolta comunicando con loro in inglese usando processi più moderni. Ci stiamo infatti aggiornato anche sulla metodologia Clic (Content and Language Integrated Learning, ndr) che prevede l’insegnamento di contenuti in lingua straniera. Stiamo attivando progetti con l’aiuto del Pnrr, utilizzando anche i fondi comunali, e ci avvaliamo anche di molti volontari per aiutare questi bambini a inserirsi nella società del capoluogo". Una scuola, la Da Vinci, "che ha un ruolo centrale all’interno della città, perché favorisce appunto l’inclusione". E i dati che parlano di 86 alunni iscritti su 103 che non hanno praticato l’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2022-23, "non possono essere presi in considerazione come modello rappresentativo del territorio — conclude Marincola — Peraltro anche alla primaria Elia di via Sebenico, sempre sotto il nostro stesso istituto comprensivo, i numeri non sono bassi (109 alunni su 211 non hanno seguito le ore di religione nell’annata 2022-23, il 51,66% del totale, ndr). Dalla varietà etnica, spesso se ne può trarre una ricchezza e non solo cose negative".

Lorenzo Pastuglia