Ancona, lite per la precedenza: gli punta una pistola

L’automobilista ha allertato i carabinieri che sono risaliti all’uomo: si tratta di un 68enne che è stato denunciato. L’arma era a salve

I carabinieri hanno rintracciato l’uomo a Gallignano

I carabinieri hanno rintracciato l’uomo a Gallignano

Ancona, 5 giugno 2022 - Quando l’hanno fermato, rigorosamente in dialetto, ha detto ai carabinieri: "Che cosa avrò mai fatto, almeno la prossima volta impara a parlare".

L’ha detto candidamente ai militari appunto, dopo aver puntato una pistola contro un automobilista che gli aveva fatto notare la mancata precedenza.

È successo l’altro ieri pomeriggio sulla rotonda tra via Marconi e via del Consorzio, quando l’uomo, un 68enne di Ancona, dopo un accesissimo diverbio in strada, ha pensato di estrarre un revolver e puntarlo in faccia all’altro al volante, un automobilista 37enne di Falconara Marittima che si è allontanato subito dal posto e ha chiamato i Carabinieri.

Panico in strada mentre l’auto si dissolveva nel traffico. Concitato e molto spaventato, l’uomo di 37 anni ha fornito ai militari una descrizione sommaria del 68enne e del mezzo dal quale era sceso, un autocarro tipo pick-up, elementi che, combinati con le immagini catturate dal sistema di videosorveglianza comunale che puntano proprio in quell’area, hanno permesso di individuare subito l’aggressore armato.

Pochi minuti dopo infatti l’uomo è stato raggiunto e bloccato da due pattuglie della Tenenza di Falconara Marittima, armate ed equipaggiate con tanto di giubbotti antiproiettile, in un casolare a Gallignano di Ancona. Una manciata di secondi è bastata loro per rinvenire un revolver tipo Magnum sotto il sedile dell’autocarro, caricato con sei colpi "a salve", ma del tutto fedele all’arma originale, anche perché privo del tappo rosso obbligatorio. Un’arma a salve di libera vendita, con tanto di canna "piombata", ma comunque priva del tappo rosso sul vivo di volata (la parte finale della canna).

La pistola quindi era stata utilizzata solo per spaventare e minacciare di morte un ignaro automobilista, la cui unica colpa è stata far notare la mancata precedenza su una rotatoria, in un pomeriggio caldo ed afoso, condizioni che potrebbe aver concorso a generare quel minuto di pura follia.

Adesso dovrà risponderne davanti al giudice. Sul suo capo pende l’accusa di minaccia aggravata, oltre che quella di porto ingiustificato di uno strumento da segnalazione acustica (scacciacani) trasformabile in arma, peraltro privo del previsto tappo rosso.

La frase esclamata davanti ai militari è stata annotata dagli stessi come segnale del fatto che il 68enne non si sia reso conto della gravità del reato commesso.