Litigate e minacce continue in casa alla moglie e alla figliastra. Alla prima avrebbe rivolto spesso offese come queste: "Sei disgustosa, non vali niente". Alla seconda avrebbe detto:"Sei un ratto, un parassita, un demone". Con queste parole un nigeriano di 42 anni avrebbe apostrofato la consorte e la figlia 20enne, che la donna aveva avuto da un precedente matrimonio, con le quali viveva nel quartiere di Tavernelle. Sulla moglie avrebbe alzato le mani più volte durante la convivenza in Italia. Alla figliastra avrebbe reso la vita difficile rompendo mobili in casa, percuotendo anche lei. A portare la donna a denunciare tutto ai carabinieri è stata l’ultima volta che lui ha perso il controllo sbattendola a terra e rompendole uno zigomo. La moglie, 56enne, sua connazionale, riportò 30 giorni di prognosi. Era la sera del 7 gennaio del 2024. Il 42enne è finito a processo per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Ieri ha patteggiato ad un anno e mezzo davanti al gup Alberto Pallucchini. Era difeso dall’avvocato Marco Flavio Torelli. Stando alle accuse la nigeriana quella sera era rientrata dal lavoro attorno alle 22. Il marito era in camera da letto che ascoltava la musica ad alto volume tanto che in sala, lei e la figlia, non riuscivano a sentire la televisione. C’era stata una discussione finita con la moglie picchiata e la figliastra spintonata. Madre e figlia si erano rifugiate dai vicini poi erano arrivati i carabinieri.
CronacaLiti e minacce a moglie e figliastra: "Sei disgustosa, non vali niente"