
Lottomatica, truffa alla tabaccaia. Condannati i cinque della banda
L’avevano chiamata al telefono spacciandosi per personale della Lottomatica e per avvisarla che il sistema utilizzato per ricariche delle carte prepagate aveva dei problemi e che quindi dove fare delle operazioni per sbloccarlo. "Sono solo simulazioni". Una voce femminile l’aveva rassicurata. La tabaccaia si era fidata e ci ha rimesso quasi 11mila euro. A raggirarla sono stati in cinque, due donne e tre uomini originari della Campania. I corrispettivi di quelle simulazioni, stando alle accuse, sono finiti nei loro conti correnti di carte postepay e dopo la denuncia della tabaccaia fabrianese sono finiti a processo per truffa in concorso. Ieri il giudice Pietro Renna li ha condannati tutti e 5 a sei mesi di reclusione. Gli imputati hanno dai 24 ai 48 anni ed erano difesi quattro dall’avvocato Giuseppe Cutrona e uno dall’avvocato Gennaro Belvini. La tabaccaia è stata raggiunta telefonicamente il 22 settembre del 2020. Ieri in aula è stata sentita la sua testimonianza e ha spiegato come è stato facile cadere nella trappola. "Non mi è stato mai detto di digitare importi in denaro - ha raccontato la vittima - solo codici in numeri che ho scoperto solo dopo che erano soldi che autorizzavo a pagare. Al telefono mi aveva contattato una donna, spacciandosi per una addetta degli uffici amministrativi, mi aveva detto che se non facevo queste operazioni mi avrebbero tolto subito il servizio. Nella causale mi aveva detto di scrivere transazione nulla". La tabaccaia ha capito che era stata truffata perché dopo il decimo versamento il sistema si è bloccato perché non aveva più denaro nel conto.
ma. ver.